In memoriam.
"Nessuna 'ragione' può costringermi ad 'amare tutti gli uomini'. Non sento assolutamente che questo 'dovere' mi riguardi. Non è il mio 'dovere'. Mi rifiuto di sottomettermici. E se un uomo, che trova del tutto naturale lo sfruttamento dell'animale, ha l'impudenza di venirmi a predicare il 'rispetto della persona umana', lo invito brutalmente a farsi i fatti propri. D'altro canto, noi non comprendiamo questa priorità accordata all' 'uomo' - qualunque egli sia - su qualunque soggetto di un'altra specie vivente, per la sola ragione di 'essere un uomo'. Tutti questi spiriti che si vantano d'indipendenza, tutti questi 'liberi pensatori' sono, proprio come i credenti delle religioni incentrate sull'uomo e sulla cosiddetta 'dignità umana', gli schiavi dei pregiudizi che l'Occidente, e una gran parte dell'Oriente, hanno ereditato dal giudaismo. Se questi 'liberi pensatori' hanno respinto i dogmi e la mitologia delle religioni antropocentriche, ne hanno però mantenuto integralmente i valori. L'uomo superiore non può essere il torturatore e neppure lo spudorato sfruttatore della natura vivente. Sarà, al contrario, l'ammiratore - dirò pure l'adoratore - della natura vivente; sarà colui che, per servirmi delle parole di Alfred Rosenberg, 'vede il divino in tutto ciò che vive: nell'animale, nella pianta'. Può essere - e deve persino esserlo - spietato nei confronti dell'uomo nemico di quest'ordine naturale, in cui egli stesso si è identificato e della bellezza della quale è partecipe. Lungi dall'infliggere dolore a una creatura innocente - o di permettere che altri lo infliggano, direttamente o indirettamente, se può impedirglielo - farà tutto ciò che è in suo potere per far sì che ogni animale che incontra viva felice. Ogni sopravvalutazione di se stessi è un segno di stupidità. Ogni antropocentrismo è una sopravvalutazione del Sé collettivo del mammifero bipede...un segno di stupidità collettiva".
Savitri Devi
(30 settembre 1905 - 22 ottobre 1982), Souvenirs et réflexions d'une aryenne, 1976
Me: Citazione: "farà tutto ciò che è in suo potere per far sì che ogni animale che incontra viva felice". E' l'essenza dell'animalismo militante, lo abbiamo sempre saputo per istinto, senza aver mai letto i libri di questa autrice indiana, che si inserisce sulla linea del "Bodhisattva", ovvero di chi aiuta uomini e animali in difficoltà. Ma c'è un altro modo di vedere i nostri doveri verso gli animali e io l'ho imparato da una animalista che è vissuta in India 17 anni, alla corte di un guru. Ella disse: "Non sono io responsabile del male che c'è nel mondo. Se una mosca viene mangiata da un ragno o un cervo da una tigre, io non posso farci niente e ho anzi il dovere di non interferire". Quindi, la visione di Savitri Devi ha questa grossa limitazione. Non possiamo fare nulla per contrastare l'ordine naturale delle cose.
Condivido l'affermazione di fondo: per come ci siamo evoluti non potremo mai amare l'intera umanità (o anche solo la nostra intera Nazione), ma solo il nostro gruppo familiare o al massimo 'vicinale'.
RispondiEliminaPuò piacere o non piacere, ma esistono studi ben precisi sul numero massimo di esseri umani che possono convivere in modo armonioso, pacifico ed affettivamente coeso.
Si chiama Numero di Dumbar e corrisponde a non più di 100/150 persone: https://ilfenotipoconsapevole.blogspot.com/2016/05/dunbar-company.html
Io, in quanto sedicente anarchico individualista, non raggiungerò mai il numero di 150 persone.
EliminaDumbar & Company.
Ergo il mondo è una macelleria..... Detto terra terra. L'umanità per i suoi nove decimi minimo è come una muffa saprofita che si nutre di organismi morti, vegetali o animali. Mi piacerebbe dare un'occhiata ai frigoriferi dei cosiddetti "eletti", chissà che sorprese....
RispondiEliminap. s. gli animali non sono da meno.
Solo un poeta poteva immaginare i nove decimi dell'umanità come una...muffa saprofita!
EliminaE a proposito di eletti, devo confessare che rimasi un po' deluso quando Luca Nali disse di essere stato al ristorante e di aver mangiato le costine di maiale.
Venerdì 26 gennaio 2018
RispondiEliminacredo che sia stato il Suo Post della vita !
quello si che era il Freeanimals che voglio ricordare !
Se mi metti qualche titolo (o qualche link) forse posso capire cos'è che ti piace, in modo da poterti accontentare.
EliminaEra il post su Auschwitz quello della maglia sul filo spinato
EliminaCon quel post ha raggiunto vette di popolarità che non raggiungerà più
Peccato
Sorge fin il dubbio che questo suo cambio di rotta non sia stato così casuale
ricorda il Melis con la Giudaglia
Vi capisco non deve essere facile vivere in italia e mettersi contro ZOG
Ora non ricordo: è un articolo di più di quattro anni fa.
EliminaComunque, ZOG, o Sion, non c'entra niente con il mio..."cambio di rotta", che forse è solo nella tua testa.
Il mio..."cambio di rotta" è in realtà un ritorno a casa, alle origini, giacché il mio nick name è Freeanimals, che significa animali liberi.
Ritengo che non ci sia al mondo una causa migliore di quella che chiede i diritti civili degli animali, gli ultimi fra gli ultimi.
Per tutto il resto, vaccini, ebrei, Illuminati e altri temi complottisti, puoi rivolgerti altrove, ché di siti di quel genere non mancano.