Il giorno del Dio Pan - Nel calendario pagano il 20 ottobre si festeggia il dio dei boschi, delle montagne e della vita agreste. Il suo culto ebbe origine nell'Arcadia. Diffusosi (5° sec. a.C.) dall’Attica nel resto della Grecia e in Sicilia, raggiunse il culmine nell’età alessandrina. Solo più tardi venne considerato un dio universale. In epoca romana lo ritroviamo nelle divinità boschive Fauno e/o Silvano. Nell’Inno omerico a lui dedicato è detto figlio di Ermete e della ninfa Driope (ma altre fonti affermano fosse figlio di Zeus e Ibris o Callisto), compagno di Dioniso e delle ninfe montane, protettore degli armenti, amante della danza e della musica. Munito di corna e di piedi caprini, ama i boschi e le sorgenti. È patrono del riposo meridiano, durante il quale è capace d’infondere il timore "panico". Gli veniva attribuita una attività sessuale notevole, perfino eccessiva. Ebbe numerose relazioni con tutte le Menadi e diverse Ninfe, tra le quali Eco, con la quale generò Lince, Lunge e Lambe, ed Eufeme, con la quale generò Croto, il Sagittario dello zodiaco. Data la sua predilezione per i piaceri sessuali, veniva collegato alla figura della lussuria. A lui erano anche associati i Satiri, ovvero personificazioni della fertilità e della forza vitale della natura, i quali erano soliti accoppiarsi con le ninfe e condurre una vita tranquilla suonando i loro flauti. Con l'avvento del Cristianesimo, la figura di Pan venne inopportunamente associata a Satana, a causa delle sue passioni e del suo aspetto. I suoi Satiri diventarono demoni e le ninfe degradate a perfide streghe. Non di meno, i piacevoli svaghi nel cuore delle foreste divennero raduni infernali dove questi esseri si accoppiavano.
Viva Pan e i suoi abitanti!
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