Frammenti fotografici di un tempo che fu. Quando le olive si raccoglievano a mano. Tra i mesi di ottobre e dicembre le donne di primo mattino, chi a piedi, chi a bordo di un carro, raggiungevano l'uliveto e, per raccogliere le olive, trascorrevano ore in ginocchio edovevano muoversi come pecorelle. Dalla parte più esterna dell’albero ,verso il tronco dell’ulivo, si disponevano a semicerchio una vicino all’altra e il paniere, in canna intrecciata, accanto ad ognuna di loro. Le olive si raccoglievano da terra, con le mani, si faceva prima un bel mucchietto, poi prendendole con i palmi delle mani si mettevano nel paniere.
Brutti tempi, fatica e rischio, specialmente per le donne a pecorella a volte in balia di bruti che approfittavano della raccolta per indecorosi strusciamenti e/o palpeggiamenti. Quando non addirittura peggio...
RispondiEliminaPer la povera gente erano tempi tremendi, altro che folclore!
Fondamentalmente corretto.
EliminaStrusciamenti e/o palpeggiamenti ci sono anche oggi, magari in misura minore, solo che il pendolo della storia sta oscillando nella direzione opposta e basta un nonnulla perché scatti il reato di molestie.
La vita del..."bruto" è rovinata e, se finisce in prigione, trova pure i detenuti "giustizieri", che gliela fanno pagare.
Magari era una semplice parola di apprezzamento.
Vedi il caso Alpini a Rimini.