lunedì 10 luglio 2017

Farse internazionali con milioni di danni e zero risultati


Fonte: Dagospia

Avrete forse letto che gli Stati Uniti sono usciti isolati dal G20 di Amburgo, che è una teoria come un'altra.  In realtà isolata è l'Europa che ha creduto di dettare temi e lavoro degli sherpa come risultato concreto e invece si è ritrovata con un nulla di fatto sul clima, un nulla di fatto sul commercio, zero assoluto sull'argomento che dovrebbe stare a cuore a tutti e invece sta a cuore solo all’Italia, quindi a nessuno, ovvero l'esodo dei clandestini dall'Africa. Come la Merkel potrà da domani nell'ultima fase della campagna elettorale verso le elezioni di settembre far passare tutto ciò, aggiungendo anche delle spiegazioni per Amburgo messa a ferro e fuoco, per un successo, resta un mistero.


Sulla figura barbina dell'Italia si devono dire due tre cose perché guardate che veramente la trasformazione nella Libia dei prossimi anni è cosa fatta, ora si capisce che dietro alla situazione terribile di oggi ci sono le regole farlocche di un accordo illegale in nome dell'avidità economica del momento, e solo un appello fermo e anche plateale fatto davanti a tutto il mondo avrebbe potuto invertire la tendenza,  invece c'è stata piaggeria e subalternità.



Il premier Paolo Gentiloni ci ha intrattenuto e ci intrattiene sull'orgoglio di chi ha ragione, forti del quale lasceremmo il G20. Ce lo possiamo fare fritto l'orgoglio, visto che è accompagnato da risultati zero. Alla voce migranti l'unico passo avanti contenuto nel documento finale del summit è il riconoscimento che si tratta di un enorme numero di profughi per ragioni squisitamente economiche, con buona pace delle balle sull'asilo politico, ovvero che l'85% di quelli che sbarcano sulle nostre coste non lo fanno perché fuggono da guerra e regimi brutali.

Era ora ma a che serve? Onorevole compromesso, lo ha definito Paolo Gentiloni, anche se poi è costretto ad aggiungere che i progressi sono del tutto insufficienti e che i nostri vicini devono sapere che questo sforzo non può essere illimitato e fatto solo da noi. Il riferimento è alla Francia, già finito l'idillio con Napoleon Macron, dubito che il presidente francese ci perda il sonno. Russia e Cina hanno impedito anche il passaggio di una dichiarazione/ risoluzione contro il traffico di esseri umani proposta dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. Che cosa avrebbe potuto fare l'Italia, piccola, isolata, persino sbeffeggiata nel contesto europeo? Per esempio far casino,  imporre problema nell'agenda, ricorrere a mezzi estremi visto che la situazione è estrema.



Certamente l'ultima cosa da fare è quella di esercitare un comportamento diplomatico come è nello stile del nostro governo moltiplicando  dichiarazioni del tipo «Non parlerei di indifferenza, ma di punti di vista». Sarà, ma il documento finale sottolinea «il diritto sovrano degli Stati di gestire e controllare i loro confini e stabilire politiche» nell’interesse nazionale, riafferma la necessità del rimpatrio di chi non ha diritto a restare purché «in sicurezza e con senso di umanità» e dichiara sostegno ai Paesi «che scelgono di sviluppare corridoi per i migranti”.



L'Italia può attendere, né uscirà niente di nuovo dalla riunione a Varsavia  dell’11 luglio dove con Frontex verrà ribadita la richiesta di aprire altri porti europei. Piuttosto che lamentarsi o tentare di fare indebite pressioni su nazioni sovrane come la Polonia accusandone i governi di essere anti europei perché non vogliono accogliere clandestini, questo fa la Commissione Europea ogni giorno, l'Italia faccia il gesto clamoroso di uscire dalla missione, dichiari decaduto l'obbligo di sbarcare i migranti nei propri porti e vediamo che succede.




Ma non lo farà. Avrebbe potuto anche cogliere l'occasione del discorso sulla volontà dell'Occidente di non perire tenuto da Donald Trump a Varsavia per mantenere vivo l'argomento. Se non è in gioco il futuro dell'Occidente con questi sbarchi con che cosa lo è? Se Donald Trump si propone come difensore della civiltà e ci domanda, come ha fatto a Varsavia, se siamo in grado, abbiamo la volontà, intendiamo utilizzare la forza di proteggere i nostri confini, i nostri valori e le nostre tradizioni, da dove incominciare se non dal blocco dei clandestini? Inutile costosissimo violento G20.

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