domenica 23 luglio 2017

I finanzieri andrebbero accolti a fucilate


Testo di Lorenza Poloni


Ho lavorato 10 anni in Germania. Nulla, dico nulla, a parte gli affetti rimasti qui, poteva spingermi a tornare. Ma sono tornata. A fare la fame e a vedere mio padre con l'attività ancora aperta da 30 anni, farsi venire l'infarto. 30 anni così. Di vessazioni. Studi di settore improponibili, oltre ovviamente alle minacce di agenzia delle entrate, guardia di finanza e aguzzini vari per una piccolissima ed onesta impresa come la nostra. Tralascio il discorso tasse, già ampiamente citato nei commenti. Fare impresa in Italia è impossibile, specie in alcune zone dell'Italia dove il martello sull'incudine batte di più. Tra qualche mese spero, se tutto va bene, di andarmene in Carinzia. Germania, Austria, Svizzera, etc, non sono paradisi terrestri del fisco, anche lì ci sono tasse e obbligazioni varie, ma tutto è ragionevole, onesto, infinitamente più vantaggioso per avere una vita semplice e serena. Lì se vuoi fare impresa i Land ti accolgono a braccia aperte. Da decenni ormai aziende europee non investono più in Italia. Nel frattempo però noi continuiamo ad importare povertà dall'Africa. Ed è per questa povertà che soprattutto l'imprenditoria e l'edilizia italiana hanno pagato, in primis, un prezzo tanto alto.

Nessun commento:

Posta un commento