giovedì 27 luglio 2017

Uno sguardo esoterico sul traffico di migranti



Il fatto che la nave ONG che si sta dando più da fare nel Mediterraneo si chiami “Phoenix”, Fenice, mi ha fatto venire in mente David Icke. Chiunque abbia letto i suoi libri, sa che i cabalisti amano i simboli, come i satanisti amano Satana. Non sto dicendo delle banalità, sto dicendo che dappertutto, ovunque ci si volti, è pieno di simboli, se solo li si sa cogliere. Io per esempio, da quando ho letto i libri del giornalista inglese, vedo che i teschi sono stampati sugli indumenti in tutto il mondo. Beninteso, non giro tutto il mondo per dire ciò, ma solo l’Italia e il Madagascar e in questi due paesi il teschio abbonda in tutte le salse. Come anche abbonda l’aquila, che altro non è che una fenice camuffata. Questi due sono i simboli più diffusi ed entrambi sono simboli di morte. La fenice, come tutti sanno, muore per poi risorgere dalle sue ceneri, mentre il teschio è il simbolo della morte per antonomasia. La nave ONG in oggetto, battente bandiera del Belize, finanziata da Soros e di proprietà dei coniugi Catambrone, facente base a Malta, non solo è dedicata a uno dei simboli del Demiurgo Satana, ma ha anche portato in Italia dei bambini morti, raccolti in mare, sia per impietosire gli italiani, dando la possibilità al Papa di “levare alti lai”, ma offrendo alle divinità infere quelle giovani vite, carpite dai flutti. Non è un caso, secondo me, che sia stata proprio la nave Phoenix a portarli a riva. I sacrifici di bambini sono un’attività tuttora praticata e non sono confinati nel limbo della storia passata.

[N.d.R. Le foto segnaletiche delle navi negriere mi sono inviate da Francesco Spizzirri, che ringrazio]

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