Il fatto che la nave ONG che si sta dando più da fare nel
Mediterraneo si chiami “Phoenix”, Fenice, mi ha fatto venire in
mente David Icke. Chiunque abbia letto i suoi libri, sa che i
cabalisti amano i simboli, come i satanisti amano Satana. Non sto
dicendo delle banalità, sto dicendo che dappertutto, ovunque ci si
volti, è pieno di simboli, se solo li si sa cogliere. Io per
esempio, da quando ho letto i libri del giornalista inglese, vedo che
i teschi sono stampati sugli indumenti in tutto il mondo. Beninteso,
non giro tutto il mondo per dire ciò, ma solo l’Italia e il
Madagascar e in questi due paesi il teschio abbonda in tutte le
salse. Come anche abbonda l’aquila, che altro non è che una fenice
camuffata. Questi due sono i simboli più diffusi ed entrambi sono
simboli di morte. La fenice, come tutti sanno, muore per poi
risorgere dalle sue ceneri, mentre il teschio è il simbolo della
morte per antonomasia. La nave ONG in oggetto, battente bandiera del
Belize, finanziata da Soros e di proprietà dei coniugi Catambrone,
facente base a Malta, non solo è dedicata a uno dei simboli del
Demiurgo Satana, ma ha anche portato in Italia dei bambini morti,
raccolti in mare, sia per impietosire gli italiani, dando la
possibilità al Papa di “levare alti lai”, ma
offrendo alle divinità infere quelle giovani vite, carpite dai
flutti. Non è un caso, secondo me, che sia stata proprio la nave
Phoenix a portarli a riva. I sacrifici di bambini sono un’attività
tuttora praticata e non sono confinati nel limbo della storia
passata.
[N.d.R. Le foto segnaletiche delle navi negriere mi sono inviate da Francesco Spizzirri, che ringrazio]
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