Fonte: Notizie in movimento
"Renzi è un ex boy-scout traditore da mettere al muro e
fucilare nella schiena". Parole durissime quelle scritte da Aldo
Grandi, direttore della testata online La Gazzetta di Lucca, in un
articolo. Lui ha spiegato che si trattava di una frase metaforica, ma
il caos è scoppiato lo stesso. I democratici della Toscana hanno
puntato il dito contro Grandi. Che ha replicato: "Ogni volta che
qualcuno afferma qualcosa che non è di gradimento al Pd e alla sua
pretesa volontà di egemonizzare cultura e politica di questo Paese,
si ricorre all’appellativo di fascista. Credo che i miei libri
siano la testimonianza che di fascismo non c’è assolutamente
traccia in tutto ciò che ho prodotto in questi anni. Ritengo che la
mia frase relativa alla fucilazione alla schiena, ovviamente
metaforica, vada riservata a coloro che, nei confronti del proprio
Paese, si comportano da traditori”. E ancora: "Se Matteo
Renzi e il Pd ritengono di sentirsi offesi per questa chiamata in
causa sono pronto ad affrontarli, metaforicamente, in dibattito, se
preferiscono in "duelli", in qualunque momento vorranno”.
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