Fonte: Medicina a piccole dosi
Ill.ma Ministra Lorenzin, sono un genetista, già ricercatore
del CNR, che ora si occupa a pieno tempo di salute. Sin dagli
anni ’70, mi sono interessato di vaccini. Da favorevole sono
diventato contrario. Sono stato convertito dalle conoscenze. Sono
tante, ma per ragioni di spazio cito le principali. Non sono
state le vaccinazioni di massa a salvare l’umanità dalle malattie
infettive, ma le condizioni igieniche e l’uso di acqua potabile. Le
vaccinazioni di massa sono arrivate dopo. Le case farmaceutiche hanno
fatto di tutto per farci credere il contrario, tanto che la maggior
parte della gente se n’era convinta. Fortunatamente c’è
anche molta gente che non la pensa così, in quanto ci sono molti
bambini morti o comunque danneggiati dalle vaccinazioni. I vaccini
preparati per le vaccinazioni di massa non hanno nulla in comune con
i vaccini di una volta: preparati in tempo reale e somministrati con
modalità più vicine a quello che faceva la natura.
La gente
non si fida dei vaccini moderni perché sono sporchi: contengono
pezzi di DNA estraneo e inquinanti vari che causano patologie varie,
quando non la morte immediata. A ciò si aggiunga che il virus o il
batterio, dopo la manipolazione, non sono più quelli selvatici, ma
spesso, dipende dal trattamento, sono mutati e quindi possono essere
più virulenti e più pericolosi o meno virulenti e quindi
addirittura non efficaci. Questi fatti, insieme alla genetica dei
soggetti vaccinati, producono effetti diversi, che vanno, appunto, dalla
morte allo sviluppo nel tempo di diverse patologie. Le
vaccinazioni di massa, quando vanno bene, nel senso che il soggetto
vaccinato non mostra patologie, producono immunità a breve tempo
(5-10 anni) e non a vita, come invece accade quando la malattia
infettiva viene contratta e superata naturalmente.
Le malattie
esantematiche erano le benvenute, perché inducevano immunità
duratura e servivano a rinforzare il sistema immunitario contro altre
malattie e disturbi neurologici anche in età avanzata. La gente
faceva di tutto per contrarre le malattie esantematiche, perché esse
erano garanzia di una vita più sana. Le vaccinazioni di massa
sono responsabili della diffusione nelle popolazioni di virus e
batteri modificati, dai quali la gente, soprattutto non vaccinata,
pare si stia difendendo bene, ma su questo punto ritengo che solo uno
studio attento potrà dirci quale sarà il futuro dell’umanità,
alla quale si è tolta la possibilità di vaccinarsi naturalmente e
si è imposta la vaccinazione artificiale. Sappiamo, però, che i
bambini non vaccinati si ammalano di meno di quelli vaccinati. Lo
sappiamo perché alcuni studiosi hanno svolto queste ricerche e non
perché i Ministeri della Sanità si sono preoccupati di verificare
se le vaccinazioni di massa fanno veramente bene, come dice la TV.
Se
le vaccinazioni imposte facessero veramente bene, perché si teme che
i bambini non vaccinati possano infettare quelli vaccinati? I bambini
vaccinati non sono già coperti? Semmai, sono i bambini non vaccinati
che dovrebbero temere di essere infettati. I bambini immunodeficienti
che non possono essere vaccinati devono temere di più i vaccinati e
meno quelli non vaccinati, i quali almeno avrebbero il merito di non
essere portatori, fino a quando non si ammalano. Il 90% dei
bambini nasce già immune al Tetano. Eppure l’antitetanica è
obbligatoria. Basterebbe un semplice test per evitare di fare anche
questo vaccino. Questa nota è stata sollecitata anche da amici
che l'11 luglio 2017 erano a Roma per partecipare al presidio
permanente dei no-vax davanti al Senato.
Ministra, faccia un
piccolo sforzo, ritiri il DDL. Gli italiani sapranno perdonarla.
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