domenica 30 luglio 2017

Rischiano la corte marziale



I generali contro il governo, pronti a fermare l'invasione. Ecco i nomi dei generali dell’Esercito italiano infuriati con il Governo, per l’emergenza immigrazione, che si sono detti disponibili a mettere in campo le proprie competenze per mettere fine alla crisi migratoria. Comincia a tirare una brutta aria per Renzi, Gentiloni, Boldrini & C. Tre generali, non tre qualsiasi ma tre monumenti viventi delle nostre FFAA, hanno espresso giudizi pesantissimi. Per primo il Generale dei paracadutisti Renato Perrotti, secondo il quale lo ius soli ” …sarebbe una catastrofe. L’Italia diventerebbe un inferno afro-islamico…”



Poi il Generale Vincenzo Santo che ha rilasciato dichiarazioni durissime contro il governo: «Abbiamo gli strumenti per controllare le coste libiche senza metterci piede. Le rotte migratorie che ci riguardano convergono su Tripoli, da una parte attraverso il Fezzan, dall’altra attraversando prima l’area sud orientale libica per poi percorrere la costa di Aidabiya. La zona da controllare è molto più ristretta di quanto non si pensi. Per prima cosa si dovrebbe attuare il blocco delle navi Ong per impedirne l’effettivo ingresso in acque libiche, per poi andare a colpire a «domicilio» gli schiavisti con le nostre forze speciali catturandoli e trasferendoli nelle nostre prigioni. Tutto questo senza attendere la benedizione di organismi internazionali e senza timore di violare la sovranità nazionale di alcuno. La nostra viene violata ogni qualvolta una nave non italiana ci porta a domicilio quel miserevole carico umano».



Poi, il duro intervento del Generale Marco Bartolini, ex comandante delle Forze Speciali italiane. “Se non fermiamo gli immigrati l’Italia scompare”. Ci auguriamo che nel caso in cui questa crisi migratoria non venga risolta entro breve tempo dal Governo, questi tre Generali promuovano immediatamente un’azione militare per impedire ai clandestini di approdare in Italia. Difendere i confini per non morire: è ora che l’Esercito italiano venga utilizzato per lo scopo per il quale è stato creato.

5 commenti:

  1. Ma no ci vuole come qui da me,un paio di anni fa tutti I canali hanno interrotto le comunicazioni,3 o 4 generali marina polizia miltari aviazione hanno preso il potere ,lungo le strade ai posti di blocco non piu polizia ma militari col mitra per 1 -2 mesetti ,il primo che parla di politica o partiti politici in galera,cosi si fa altroche' ,pero non hanno sbattuto fuori le multinazionali ebree e quello e' un handicap,autarchia l'unica soluzione

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    1. Culturalmente parlando, tra Thailandia e Italia c'è un abisso.

      Per indole, non siamo portati per la violenza.

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  2. Scusa ,ma se mai e' l'opposto tira via le pensioni agli italiani e prova a dare dei stipendi da fame agli italiani come qua ai cambogiani- thailandesi e vedrai che gli italiani si trasformano in Attila anche le vecchiettine,I nostri padroni ebrei lo sanno e' xquello ci fregano poco alla volta.Qui sono sudditi da noi siamo ribelli da sempre sempre a lamentarci CE l'abbiamo nel DNA come I Frances I e I tedeschi e' per quello che stiamo ancora un po bene ,l'italiani e I FrancesI e I tedeschi se si mettono insieme fanno paura a tutti ,cambodia Thai Laos ecc a chi fanno paura?

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    1. A me Pol Pot fa paura.

      La ferocia dei popoli orientali è proverbiale e infatti esiste il modo di dire "torture cinesi". Se l'hanno inventato ci sarà un perché.

      Avrai visto forse il film "Sorgo rosso".....

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  3. I popolo orientali sono crudeli ma non cattivi,e' diverso .Noi non subiremmo 1/100 di quello che subiscono loro, dallo stato sono considerati poco o niente mentre LA chiesa Catt.valorizza ogni pecorella ,e li casca l'asino ebreo che non ci sta xche' ci vuol vedere come bestie,e allora giu a diffamare LA chiesa

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