martedì 4 luglio 2017

Ora siamo salvi!


Fonte: Il Giornale


Un nuovo codice che cercherà di dare alcune regole per i salvataggi e soprattutto per gli sbarchi sulle coste del Mediterraneo. Come riporta il Corriere della Sera questo tipo di regole prevedono ad esempio l'obbligo da parte delle navi delle Ong a non spegnere i trasponder. Inoltre sarà vietato segnalare la presenza in mare alle imbarcazioni che salpano dalla Libia. Inoltre verrebbe introdotto l'obbligo di comunicare l'elenco dei membri dell'equipaggio e le liste dei finanziatori. Il coordinamento delle operazioni sarà affidato alla Guardia Costiera che nei prossimi giorni convocherà le Ong per comunicare le prime indicazioni. Un punto importante di questo "Codice" riguarda proprio le comunicazioni sui salvataggi. Di fatto le Ong non potranno avvisare più le autorità dopo i salvataggi, dovranno farlo prima. Di fatto cadrebbe così l'autonomia di cui godono da qualche tempo nel Mediterraneo. Un'altra sostanziale novità invece riguarda la presenza a bordo delle navi della polizia giudiziaria. Infine, ci sarà una nuova collaborazione tra la guardia costiera italiana e quella libica. L'obiettivo è quello di formare il personale libico perché possa operare direttamente a ridosso delle sue coste fermando in anticipo le imbarcazioni in partenza.

[N.d.R. Articolo segnalato da Francesco Spizzirri, che ringrazio]

4 commenti:

  1. Caro Roberto, non hai aggiunto il commento con cui ti ho mandato il link.
    LE ONG si puliranno il culo con queste nuove regole imposte dall'Italia
    perchè sono tutte registrate a Malta e quindi non soggette alle leggi
    italiane. E poi chi le controlla, la Guardia Costiera Libica che le
    lascia scorazzare dentro le acque territoriali, anche di fronte a Tripoli?
    Possono anche chiudere i porti e loro si piazzano al limite delle acque
    italiane con il loro carico di merce umana. Magari qualche negro si
    lancerà in acqua per raggiungere l'Italia, così, invogliato da qualcuno.
    E ci sarà il morto o i morti.
    Le seguo da un po' di tempo, queste navi negriere, e vedo che non si
    fanno nessuno scrupolo di usare i bambini morti per giustificare il
    loro lavoro, anche mentendo. Chi lascerà, alla fine, la merce umana
    sulle navi, per giorni? A proposito Vos Prudence e Phoenix stanno ripartendo
    per la costa libica, a più tardi la schermata.

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    1. Grazie Francesco per il tuo commento.

      Anche dovessero essere tenute in rada, con il loro carico di africani, non potranno restare per troppo tempo e alla fine verrebbero fatte attraccare.

      Si tratterebbe di un ricatto vero e proprio. Se mai dovesse succedere una cosa del genere, già m'immagino il Papa che va sul porto, in pompa magna, a chiedere che la nave venga fatta attraccare.


      Chi potrebbe opporglisi?

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    2. E' GIA SUCCESSO CON UNA NAVE DI EBREI DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE. FRANCESCO TATY

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