Se sopporteremo la fatica di leggere i
sottotitoli, alla fine del video ci sentiremo come se avessimo aperto
gli occhi su quella propaganda che quasi ogni giorno i telegiornali
ci propinano. Mi riferisco al presunto cambiamento climatico dovuto
all’aumento dell’anidride carbonica. Che non ci sia una relazione
tra le attività umane e l’aumento della temperatura della Terra,
lo sapevamo. Che sia il sole, in relazione con la nuvolosità, a
creare sbalzi di temperatura tali da generare tempeste, uragani e
alluvioni, lo sapevamo. Che i mass-media e il mondo accademico
abbiano fatto diventare il riscaldamento globale un dogma, lo
sapevamo. Ma che anche il movimento ambientalista mondiale si sia
accodato a tale dogma, non lo sapevamo. Per lo meno, io non lo avrei
immaginato. Mi è dispiaciuto soprattutto venire a sapere che per gli
ambientalisti l’Africa non si deve industrializzare. Gli ecologisti
vorrebbero che gli africani usino il fotovoltaico e l’eolico, che
sono tecnologie costose, ma come far funzionare una fabbrica o una
linea ferroviaria con i pannelli fotovoltaici o le pale eoliche? E’
impossibile! Al massimo si possono illuminare le abitazioni.
E’
vero che l’industrializzazione dei paesi occidentali ha causato
molti disastri e io continuo ad essere contro il capitalismo, ma
mettendoci nei panni di un qualunque africano, dovremmo chiederci:
“Perché non possono anch’essi avere il diritto di seguire le
nostre orme industrializzandosi?”. Non possiamo, obiettivamente,
godere dei benefici dell’industrializzazione e nel contempo fare la
morale ai paesi del Terzo Mondo. La nostra esperienza, visto che ci
siamo già passati, dovrebbe piuttosto servire per mettere in guardia
i paesi poveri dalle trappole e dai rischi evitabili, lasciando però
che anche le popolazioni del Terzo Mondo seguano la loro strada, che
fu anche nostra. Questo sarebbe il miglior modo di….aiutarli a casa
loro!
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