sabato 1 luglio 2017

La matematica non è un’opinione sionista




1. Abbiamo notizia, nel corso della storia, di un gruppo etnico che non sarebbe felice nell’apprendere che in una guerra finita settanta anni prima ha sofferto molte meno perdite di quanto pensava? Lo scopritore di tal genere di buone notizie non sarebbe ricompensato, festeggiato? O verrebbe forse sommerso con pesanti multe, e dovrebbe scampare a tentati omicidi, come nel caso del Professor Faurisson? Un tal genere di reazioni non appartengono forse ad un grave caso di psicopatia? 

2. Gli scheletri viventi che possono essere visti in film come “Night and fog” (di Alain Resnais) hanno qualcosa a che fare con le presunte gasazioni? Non sono forse il risultato della fame nei campi causata dal sistematico bombardamento delle città tedesche aventi più di 100.000 abitanti, cosa che provocò gli “olocausti” di centinaia di migliaia di donne e bambini che non vengono mai menzionati?

3. Dove sarebbero stati i 4 milioni di ebrei (se consideriamo che 2 milioni vennero uccisi sul campo di battaglia), quando è risaputo che un campo non poteva contenere più di 60.000 persone, e che eccetto che ad Auschwitz non vi erano camere a gas al zyklon-B? (E neanche riguardo a presunte gasazioni di massa con alcun altro gas non vi fu mai alcuna prova). 


4. Valgono a qualcosa i testimoni, quando si sa che la tortura era il modo per spremere le prove incolpanti? Tale fu sicuramente il caso del Comandante Hoess, le cui ridicole dichiarazioni sono diventate una leggenda. E che cosa mi dice degli oltre 100 testimoni di gasazioni a Dachau, dove è ufficialmente ammesso che non vi furono camere a gas in quel campo? 

5. 130 chili di carbone sono necessari per la cremazione di un corpo morto. Ci viene detto che i tedeschi cremarono 1300 cadaveri al giorno. Gli aerei USA presero centinaia di fotografie di Auschwitz, durante il supposto periodo dell’olocausto. (1943-44). Perché non ne abbiamo nemmeno una in cui si veda una pila gigante di quel necessario carbone? Perché non una singola colonna nera di fumo? 

6. Perché le radio, i film, la stampa, la tivù, continuano giornalmente a infliggerci il mito dei sei milioni/camere a gas, in un eterno frignare e lamentarsi? Perché la lobby ebraica va a caccia, 70 anni dopo la fine della guerra, di nonagenari che cercarono di riscattare la Germania dall’iniquità del trattato di Versailles, dal marcio della Repubblica di Weimar, dal collasso della gioventù tedesca, dalla disoccupazione di 6 milioni di persone che, ritornate a lavorare poterono dare pane ai 21.500.000 persone a loro carico? 

7. Perché l’American Jewish Year Book, numero 43, a pagina 666, ci informa che nel 1941 vi erano 3.300.000 ebrei nell’Europa occupata?

8. Com’è possibile che le camere a gas potessero trovarsi proprio accanto ai crematori, quando ogni chimico vi può dire che il zyklon-B è altamente infiammabile? 

9. Perché gli storici revisionisti vengono perseguitati quando dimostrano la burla della shoah? Un dialogo scientifico, un confronto forense sono stati chiesti dal 1980 su questioni che sono specificamente aritmetiche e tecniche. Ciò sigillerebbe la verità per sempre. Chiuderebbe definitivamente le bocche. Tale è stato il caso delle fosse di Katyn, di cui si è scoperta la reale paternità (sovietica e non tedesca come affermato per decenni) grazie al revisionismo di Gorbaciov. 

10. Come poteva lo zyklon-B gassare 1.000 persone alla volta, quando è risaputo che le camere a gas statunitensi per una persona (al massimo due) condannata a morte, sono di una complessità e di un costo inauditi? Perché, al processo contro la Degesch, che fabbricò il zyklon-B, venne dichiarato nel 1949 che gassare in quelle condizioni era impossibile e impensabile? 

11. Perché l’ingegner Leuchter, che si occupava della manutenzione delle camere a gas statunitensi, diede una solida dimostrazione che non vi furono gasazioni ad Auschwitz? Perché rapporti austriaci e polacchi hanno confermato il rapporto Leuchter? Perché il rapporto Rudolf, che analizza tutti i risultati, è stato proibito? Perché coloro che divulgano il rapporto Rudolf vengono pesantemente condannati dalla legge in diversi paesi europei? E contemporaneamente non ci si occupa minimamente di verificare la qualità e l’accuratezza di tale rapporto. 

12. Perché, per la prima volta nella storia, la tesi con cui si è laureato uno studioso (il signor Roques, tesi sul “rapporto Gerstein”) è stata revocata? E ancora, tale rapporto a sua volta non era stato ammesso al processo di Norimberga! Oltre al conosciuto storico, un ministro socialista, Alain Decaux, affermò sulla stampa che “nessuno poteva accedere al rapporto Gerstein senza dover prima passare per l’eccellente tesi del signor Roques”. Alain Decaux ha scritto: “ho ammirato la perizia e la perfezione di un “cartista” usata dal sig. Roques nella sua tesi di laurea sul rapporto Gerstein”. (dal suo libro: “la guerre absolute”, 1998)

13. Perché Raymond Aron e Francois Furet hanno affermato ad un seminario alla Sorbona (al quale nessun revisionista è stato invitato) che non vi era la più piccola traccia di un ordine scritto o orale di sterminio degli ebrei? 

14. Perché non si fa mai menzione della pianificazione dello sterminio dei tedeschi espressa nel libro di un ebreo, Kaufmann (“Germany must perish”), tramite sterilizzazione dei maschi tedeschi? E’ un dettaglio senza dubbio così piccolo? 

15. Perché il zyklon-B, usato per scopi igienici dai tedeschi sin dal1920, poté essere usato nei campi di concentramento per altri scopi che non fossero la disinfestazione e la protezione contro il tifo? Perché grandi quantità di zyklon-B poterono essere trovate in campi dove è ufficiale che non vi fu alcuna gasazione?

16. Perché essi insistono tediosamente sui “sei milioni/camere-a-gas” e mai sugli 80 milioni di Goyim sterminati nell’URSS da un regime politico interamente ebraico, i cui boia portavano i nomi di Kaganovic, Yagoda, Frenkel, Firine, Jejoff, Ourenski, Rappaport, e di altri cinquanta ebrei? 

17. Perché, durante il processo Zundel in Canada, i famosi ebrei sostenitori dello sterminazionismo si infamarono da soli parlando di “licenza poetica” nelle loro rivendicazioni olocaustiche, e non tornarono mai più quando convocati dai giudici? 

18. Perché la legge Fabius-Gayssot? (il cui istitutore è l’uomo dello scandalo del sangue contaminato, assieme ad un altro, un comunista giustificatore di un regime responsabile di 200.000.000 di cadaveri). 

19. Non è la prova suprema del falso? Non è la prova del nove? Non abbiamo alcuna necessità di leggi stalin-orwelliane “che mettano in prigione qualcuno per le sue opinioni” (reato di pensiero in “1984”) come affermato da Toubon, prima che divenisse ministro della giustizia in Francia, per stabilire la verità. Tale legge è anti-costituzionale, anti-democratica, contro i diritti degli uomini. Fatti, prove, pro e contro, è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Il professor Faurisson supplicò la concessione di un forum, aperto anche ad un numero illimitato di contradditori: non l’ottenne mai. L’Abbé Pierre lo chiese: essi finsero di concederlo, ma rifiutarono quasi immediatamente. Il forum venne tenuto alla televisione di Lugano. Fu un completo successo per i revisionisti e venne replicato due volte. Nessuno ne da' notizia poiché i media agli ordini della lobby ebraica non muovono un mignolo se non autorizzati. 

20. Come mai quando un professore dichiara che l’olocausto è una stoltezza aritmetica e tecnica, egli viene immediatamente destituito? Ciò, per la prima volta nella storia, istituisce il concetto dissennato di un dogma religioso nella storiografia, e chi non lo adori perennemente, è condannato ad essere colpito dal fulmine inquisitorio di uno stato secolare. 

21. Perché l’EXPRESS, famoso giornale francese, nel gennaio del 1995, ha affermato che la camera a gas mostrata per decenni ad Auschwitz I, fu ricostruita dopo la guerra, e che tutto ciò che la concerne è falso? 

22. Vi fu veramente un olocausto di 60 milioni di persone in una guerra dichiarata nel 1933 dagli ebrei a Hitler. Hitler aveva dato pane a 6 milioni di disoccupati, aveva buttato fuori la dittatura del dollaro e il totalitarismo ebraico che inquina l’uomo e il pianeta e che è chiamato, con una mistificazione semantica, “democrazia”. Solo due partiti sono rimasti: la giudeopatia totalitaria, che stermina l’uomo e il pianeta e il nazionalismo per i Goyim non ancora infettati dall’influenza ebraica capitalistico-marxista. In “Marianne”, Jean Francois Kahn esprime rabbia contro i burocrati del Congresso Mondiale Ebraico sulla spoliazione delle proprietà ebraiche, congresso che si concluse il 3 marzo 1998 a Washington. Egli scrive: “Essi hanno ridotto la Shoah ad un mercato finanziario. Così la tipica vittima della barbarie nazista, l’archetipo del più tremendo genocidio di quest’epoca, non è lo sfruttato operaio di Cracovia, l’umile artigiano di Lodz, il piccolo impiegato di Kiev, il modesto ciabattino di rue des Rosiers, o lo sconosciuto artigiano di Riga, ma il miliardario cosmopolita che collezionava Rembrandt e Rubens, dormiva su sacchi d’oro e firmava qua e là comode polizze d’assicurazione, che mandava i figli in USA per avviarli ad una carriera brillante. Questa potente lobby di oligarchi americani non si vergogna a ridurre l’olocausto ad uno Shoah-business. ”Se Faurisson avesse scritto ciò che ha scritto J.F. Kahn, avrebbe un processo in più sulle spalle! Non vi è ombra di dubbio! 

R. Dommergue Polacco de Ménasce (un ebreo che si oppone fortemente alla giudeopatia totalitaria)

4 commenti:

  1. 23 Perchè alcuni giornali Americani e non solo parlavano di uno sterminio di sei milioni di ebrei già prima della guerra? Questo anche in Ucraina se non mi sbaglio, allora? Ci vorrebbe un processo e un revisionismo reale ma quando mai?

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  2. Anch'io ho visto il video dove appaiono diversi giornali che indicavano 6 milioni di morti prima che avvenisse la guerra.Deve essere un numero cabalistico caro a quel popolo li.Hanno vinto LA guerra possono permettersi di dire tutte le palle che vogliono

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    1. Può anche essere che si tratti di letteratura profetica, come il famoso caso del romanzo che parlava dell'affondamento di un transatlantico di nome "Titan", pubblicato una quindicina d'anni prima del 1912.

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