Fonte: Termometro politico
1.
Abbiamo notizia, nel corso della storia, di un gruppo etnico che non
sarebbe felice nell’apprendere che in una guerra finita settanta
anni prima ha sofferto molte meno perdite di quanto pensava? Lo
scopritore di tal genere di buone notizie non sarebbe ricompensato,
festeggiato? O verrebbe forse sommerso con pesanti multe, e dovrebbe
scampare a tentati omicidi, come nel caso del Professor Faurisson? Un
tal genere di reazioni non appartengono forse ad un grave caso di
psicopatia?
2. Gli scheletri viventi che possono
essere visti in film come “Night and fog” (di Alain Resnais) hanno
qualcosa a che fare con le presunte gasazioni? Non sono forse il
risultato della fame nei campi causata dal sistematico bombardamento
delle città tedesche aventi più di 100.000 abitanti, cosa che
provocò gli “olocausti” di centinaia di migliaia di donne e
bambini che non vengono mai menzionati?
3. Dove sarebbero stati i 4 milioni di
ebrei (se consideriamo che 2 milioni vennero uccisi sul campo di
battaglia), quando è risaputo che un campo non poteva contenere più
di 60.000 persone, e che eccetto che ad Auschwitz non vi erano camere
a gas al zyklon-B? (E neanche riguardo a presunte gasazioni di massa
con alcun altro gas non vi fu mai alcuna prova).
4. Valgono a qualcosa i testimoni,
quando si sa che la tortura era il modo per spremere le prove
incolpanti? Tale fu sicuramente il caso del Comandante Hoess, le cui
ridicole dichiarazioni sono diventate una leggenda. E che cosa mi
dice degli oltre 100 testimoni di gasazioni a Dachau, dove è
ufficialmente ammesso che non vi furono camere a gas in quel campo?
5. 130 chili di carbone sono necessari
per la cremazione di un corpo morto. Ci viene detto che i tedeschi
cremarono 1300 cadaveri al giorno. Gli aerei USA presero centinaia di
fotografie di Auschwitz, durante il supposto periodo dell’olocausto.
(1943-44). Perché non ne abbiamo nemmeno una in cui si veda una pila
gigante di quel necessario carbone? Perché non una singola colonna
nera di fumo?
6. Perché le radio, i film, la stampa,
la tivù, continuano giornalmente a infliggerci il mito dei sei
milioni/camere a gas, in un eterno frignare e lamentarsi? Perché la
lobby ebraica va a caccia, 70 anni dopo la fine della guerra, di
nonagenari che cercarono di riscattare la Germania dall’iniquità
del trattato di Versailles, dal marcio della Repubblica di Weimar,
dal collasso della gioventù tedesca, dalla disoccupazione di 6
milioni di persone che, ritornate a lavorare poterono dare pane ai
21.500.000 persone a loro carico?
7. Perché l’American Jewish Year
Book, numero 43, a pagina 666, ci informa che nel 1941 vi erano
3.300.000 ebrei nell’Europa occupata?
8. Com’è possibile che le camere a
gas potessero trovarsi proprio accanto ai crematori, quando ogni
chimico vi può dire che il zyklon-B è altamente infiammabile?
9. Perché gli storici revisionisti
vengono perseguitati quando dimostrano la burla della shoah? Un
dialogo scientifico, un confronto forense sono stati chiesti dal 1980
su questioni che sono specificamente aritmetiche e tecniche. Ciò
sigillerebbe la verità per sempre. Chiuderebbe definitivamente le
bocche. Tale è stato il caso delle fosse di Katyn, di cui si è
scoperta la reale paternità (sovietica e non tedesca come affermato
per decenni) grazie al revisionismo di Gorbaciov.
10. Come poteva lo zyklon-B gassare
1.000 persone alla volta, quando è risaputo che le camere a gas
statunitensi per una persona (al massimo due) condannata a morte,
sono di una complessità e di un costo inauditi? Perché, al processo
contro la Degesch, che fabbricò il zyklon-B, venne dichiarato nel
1949 che gassare in quelle condizioni era impossibile e impensabile?
11. Perché l’ingegner Leuchter, che
si occupava della manutenzione delle camere a gas statunitensi, diede
una solida dimostrazione che non vi furono gasazioni ad Auschwitz?
Perché rapporti austriaci e polacchi hanno confermato il rapporto
Leuchter? Perché il rapporto Rudolf, che analizza tutti i risultati,
è stato proibito? Perché coloro che divulgano il rapporto Rudolf
vengono pesantemente condannati dalla legge in diversi paesi europei?
E contemporaneamente non ci si occupa minimamente di verificare la
qualità e l’accuratezza di tale rapporto.
12. Perché, per la prima volta nella
storia, la tesi con cui si è laureato uno studioso (il signor
Roques, tesi sul “rapporto Gerstein”) è stata revocata? E
ancora, tale rapporto a sua volta non era stato ammesso al processo
di Norimberga! Oltre al conosciuto storico, un ministro socialista,
Alain Decaux, affermò sulla stampa che “nessuno poteva accedere al
rapporto Gerstein senza dover prima passare per l’eccellente tesi
del signor Roques”. Alain Decaux ha scritto: “ho ammirato la
perizia e la perfezione di un “cartista” usata dal sig. Roques
nella sua tesi di laurea sul rapporto Gerstein”. (dal suo libro:
“la guerre absolute”, 1998)
13. Perché Raymond Aron e Francois
Furet hanno affermato ad un seminario alla Sorbona (al quale nessun
revisionista è stato invitato) che non vi era la più piccola
traccia di un ordine scritto o orale di sterminio degli ebrei?
14. Perché non si fa mai menzione
della pianificazione dello sterminio dei tedeschi espressa nel libro
di un ebreo, Kaufmann (“Germany must perish”), tramite
sterilizzazione dei maschi tedeschi? E’ un dettaglio senza dubbio
così piccolo?
15. Perché il zyklon-B, usato per
scopi igienici dai tedeschi sin dal1920, poté essere usato nei campi
di concentramento per altri scopi che non fossero la disinfestazione
e la protezione contro il tifo? Perché grandi quantità di zyklon-B
poterono essere trovate in campi dove è ufficiale che non vi fu
alcuna gasazione?
16. Perché essi insistono tediosamente
sui “sei milioni/camere-a-gas” e mai sugli 80 milioni di Goyim
sterminati nell’URSS da un regime politico interamente ebraico, i
cui boia portavano i nomi di Kaganovic, Yagoda, Frenkel, Firine,
Jejoff, Ourenski, Rappaport, e di altri cinquanta ebrei?
17. Perché, durante il processo Zundel
in Canada, i famosi ebrei sostenitori dello sterminazionismo si
infamarono da soli parlando di “licenza poetica” nelle loro
rivendicazioni olocaustiche, e non tornarono mai più quando
convocati dai giudici?
18. Perché la legge Fabius-Gayssot?
(il cui istitutore è l’uomo dello scandalo del sangue contaminato,
assieme ad un altro, un comunista giustificatore di un regime
responsabile di 200.000.000 di cadaveri).
19. Non è la prova suprema del falso?
Non è la prova del nove? Non abbiamo alcuna necessità di leggi
stalin-orwelliane “che mettano in prigione qualcuno per le sue
opinioni” (reato di pensiero in “1984”) come affermato da
Toubon, prima che divenisse ministro della giustizia in Francia, per
stabilire la verità. Tale legge è anti-costituzionale,
anti-democratica, contro i diritti degli uomini. Fatti, prove, pro e
contro, è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Il professor Faurisson
supplicò la concessione di un forum, aperto anche ad un numero
illimitato di contradditori: non l’ottenne mai. L’Abbé Pierre lo
chiese: essi finsero di concederlo, ma rifiutarono quasi
immediatamente. Il forum venne tenuto alla televisione di Lugano. Fu
un completo successo per i revisionisti e venne replicato due volte.
Nessuno ne da' notizia poiché i media agli ordini della lobby ebraica
non muovono un mignolo se non autorizzati.
20. Come mai quando un professore
dichiara che l’olocausto è una stoltezza aritmetica e tecnica,
egli viene immediatamente destituito? Ciò, per la prima volta nella
storia, istituisce il concetto dissennato di un dogma religioso nella
storiografia, e chi non lo adori perennemente, è condannato ad
essere colpito dal fulmine inquisitorio di uno stato secolare.
21. Perché l’EXPRESS, famoso
giornale francese, nel gennaio del 1995, ha affermato che la camera a
gas mostrata per decenni ad Auschwitz I, fu ricostruita dopo la
guerra, e che tutto ciò che la concerne è falso?
22. Vi fu veramente un olocausto di 60
milioni di persone in una guerra dichiarata nel 1933 dagli ebrei a
Hitler. Hitler aveva dato pane a 6 milioni di disoccupati, aveva
buttato fuori la dittatura del dollaro e il totalitarismo ebraico che
inquina l’uomo e il pianeta e che è chiamato, con una
mistificazione semantica, “democrazia”. Solo due partiti sono
rimasti: la giudeopatia totalitaria, che stermina l’uomo e il
pianeta e il nazionalismo per i Goyim non ancora infettati
dall’influenza ebraica capitalistico-marxista. In “Marianne”,
Jean Francois Kahn esprime rabbia contro i burocrati del Congresso
Mondiale Ebraico sulla spoliazione delle proprietà ebraiche,
congresso che si concluse il 3 marzo 1998 a Washington. Egli scrive:
“Essi hanno ridotto la Shoah ad un mercato finanziario. Così la
tipica vittima della barbarie nazista, l’archetipo del più
tremendo genocidio di quest’epoca, non è lo sfruttato operaio di
Cracovia, l’umile artigiano di Lodz, il piccolo impiegato di Kiev,
il modesto ciabattino di rue des Rosiers, o lo sconosciuto artigiano
di Riga, ma il miliardario cosmopolita che collezionava Rembrandt e
Rubens, dormiva su sacchi d’oro e firmava qua e là comode polizze
d’assicurazione, che mandava i figli in USA per avviarli ad una
carriera brillante. Questa potente lobby di oligarchi americani non
si vergogna a ridurre l’olocausto ad uno Shoah-business. ”Se
Faurisson avesse scritto ciò che ha scritto J.F. Kahn, avrebbe un
processo in più sulle spalle! Non vi è ombra di dubbio!
R. Dommergue Polacco de
Ménasce (un ebreo che si oppone fortemente alla giudeopatia
totalitaria)
23 Perchè alcuni giornali Americani e non solo parlavano di uno sterminio di sei milioni di ebrei già prima della guerra? Questo anche in Ucraina se non mi sbaglio, allora? Ci vorrebbe un processo e un revisionismo reale ma quando mai?
RispondiEliminaGrazie. Ora firmati, per favore.
EliminaAnch'io ho visto il video dove appaiono diversi giornali che indicavano 6 milioni di morti prima che avvenisse la guerra.Deve essere un numero cabalistico caro a quel popolo li.Hanno vinto LA guerra possono permettersi di dire tutte le palle che vogliono
RispondiEliminaPuò anche essere che si tratti di letteratura profetica, come il famoso caso del romanzo che parlava dell'affondamento di un transatlantico di nome "Titan", pubblicato una quindicina d'anni prima del 1912.
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