Fonte: Corriere della sera
Negli
Usa la chiamano clean
meat, “carne pulita”,
perché — a differenza di quella che arriva dagli allevamenti —
non inquina e non comporta la morte degli animali. Ha però lo stesso
sapore della carne tradizionale. Almeno così assicurano quelli che
l’hanno assaggiata. Di fatto si tratta di carne prodotta in
laboratorio partendo da cellule animali (o anche vegetali). E il
business sta crescendo in maniera esponenziale tanto che – secondo
molti osservatori – è uno dei settori che nei prossimi anni vedrà
una vera e propria esplosione. Dietro la “carne pulita” c’è la
promessa di risolvere
uno dei problemi principali del crescente consumo di proteine
animali nel mondo:
l’altissimo impatto ambientale e sul riscaldamento climatico come
oramai testimoniano decine di studi scientifici (basti pensare
che secondo i dati Fao il settore della produzione di carne causa
il 18% delle emissioni totali di gas serra dovute alle
attività umane, percentuale superiore a quella dell’intero
settore dei trasporti che è del 13,5%). Senza affrontare il
tema della sofferenza animali e della necessità di sfamare un
crescente numero di persone che vivono sul pianeta.
La prima azienda a investire
sulla “nuova carne” è stata Beyond
Meat (che tra
i suoi sostenitori vede Bill Gates, Evan Williams e Biz Stone e che
produce “carni” da proteine vegetali). Poi è arrivata la Memphis
Meat, attualmente
leader del settore, che ha promesso di immettere sul mercato della
grande distribuzione la carne di pollo sintetica a partire dal 2021.
Ma adesso, come
racconta un articolo di Quartz, un’altra importante azienda ha
deciso di investire nel settore. Si tratta della Hampton
Creek Food, società
di San Francisco che produce cibi veg, finita un paio di anni fa al
centro di polemiche per aver chiamato “mayo” una maionese 100%
vegetale, cioè senza uova. Secondo Quartz, dal 2011 ha
raccolto investimenti per 120 milioni di dollari. Ma soprattutto ha
annunciato che sarà sul mercato con la “carne pulita” molto
prima della concorrenza. Forse
già dal prossimo anno.
Ma ci sono ancora due enormi
problemi da superare: il primo è la consistenza.
Al momento gli scienziati sono in grado di produrre in laboratorio
solo piccole quantità di “falsa carne”, adatta ad essere
cucinata come un “macinato”. Ma la classica “fettina” o
“bistecca” – le più desiderate dal mercato – sono ancora
lontane da venire. Ma soprattutto la “carne pulita” ha ancora
altissimi costi: ad oggi la
produzione di carne di pollo sintetica costa circa 12mila dollari al
kg. Troppo?
Ovviamente. Ma quattro anni fa il prezzo era superiore del 99%.
[N.d.R. Grazie a Francesco Spizzirri per la segnalazione]
bel modo di tenere il popolo inconsapevole sempre più ignorante sulla propria salute grazie a prodotti a base di proteine acidificanti anzichè insegnarli a mangiare in modo sano per davvero...
RispondiEliminaEvidentemente seitan, tofu e soia geneticamente modificata non bastano allo scopo...
Non c'è alcuna crescita etica, ma se dovesse prendere piede, con l'abbassamento dei prezzi, la cosa si tradurrebbe nella vita risparmiata a milioni di animali. Che ringrazierebbero.
Eliminaio contribuisco comunque alla vita animale non mangiandoli, ma insegno anche ai miei simili come nutrirsi per salvaguardare la loro stessa vita
RispondiEliminaProdurre alternative, dimostra quanto il sistema ce l'abbia con l'avvelenamente dell'Essere Umano stesso
bravissimo Elyah. Entro qui solo per fare i complimenti a Te. I loro sono cervelli geneticamente modificati dalla sintesi del male. Le "cose" sintetiche sono tutte dannose. E' la Natura la fornitrice delle sostanze benefiche o venefiche. Basta saperle riconoscere. I frutti non sono mai venefici, perché fatti apposta per riprodurre la pianta madre tramite i semi del frutto mangiato dagli Animali Animali e dagli Animali u-mani. Noi lo si sa. Comunque non atteccirà. Loro ci vogiono sterminati a Noi Animali. E' chiaro. Veg Anna
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