domenica 17 aprile 2022

Filatelici di tutto il mondo, unitevi!

Testo di Alessandro Vinci

Che il francobollo ucraino «Nave da guerra russa, vai a farti fot...» fosse destinato a diventare un autentico pezzo da collezione, era ampiamente prevedibile. Dedicato al noto episodio dell’«isola dei serpenti», come annunciato sui social dal presidente Zelensky è ufficialmente entrato in circolazione questa settimana. Tuttavia, da giovedì il suo valore simbolico è ulteriormente aumentato a seguito dell’affondamento dell’incrociatore Moskva, ossia proprio la nave mandata «al fresco» dal soldato-eroe Roman Hrybov (che non a caso è stato chiamato a firmare i primi esemplari). Risultato: lunghe, lunghissime code davanti agli uffici postali del Paese per aggiudicarsi l’iconico francobollo.



«Probabilmente per la prima volta nella storia, la coda per un francobollo è più lunga di quella per un iPhone»: questa l'ironica didascalia con cui l'account Twitter delle Poste ucraine ha accompagnato lo scatto di una fila da record formatasi venerdì nella capitale Kiev. Comprensibile quindi la gioia di chi, dopo aver pazientemente atteso il proprio turno, è riuscito a concludere l'acquisto. È il caso per esempio della giornalista indipendente Olga Tokariuk, che ha comunicato entusiasta ai suoi follower: «Evviva! Ho trovato e comprato i leggendari francobolli postali con la nave da guerra russa. Sono disponibili in due versioni: una più piccola e una più grande (anche il prezzo è diverso). È interessante notare come su un set ci sia scritto "Gloria all'Ucraina", mentre sull'altro "Gloria agli eroi"».

5 commenti:

  1. Tanti auguri a tutti gli amici del blog, ed al gestore. Auguri stagionali, stante la mia laicità. Mi pare il nostro consesso ricettacolo, congrega, di menti niente male, talche' pur non avendo avuto la ventura di profittare di varchi, o passaggi nel Mar Rosso, abbiamo avuto il conforto del confronto, della dialettica introspettiva, della condivisione di rovelli universali.... Per certi versi siamo sfuggiti al crudele faraone, ma vagare nel deserto è una potente metafora. Cercasi terra promessa.

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  2. ... leggendo l'articolo, mi è tornato in mente il libro con seguente film, "il momento di uccidere" ... in modo particolare la fraseo finale dell'arringa dell'avvocato difensore del negro accusato di omicidio di due bianchi che gli avevano violentato e ridotta in fin di vita la figlia poco più che tredicenne ...
    È tutto lì ...
    Saluti e di nuovo Serena Pasqua di Resurrezione a tutti voi
    Piero zeneixe

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  3. @ Tutti gli amici del blog,ed a tutti i lettori,
    Auguri di Buona Pasqua,è pur sempre un bel momento d'aggregazione.Saluti.

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  4. La mia vicina di casa oggi mi ha regalato una bottiglia di Sauvignon.

    A Natale una di spumante.

    Pochi giorni fa io le avevo regalato una cioccolata svizzera.

    Ora tocca di nuovo a me e non so in quale festività potrei sdebitarmi.

    Si chiama buon vicinato e, se penso che in tanti casi i vicini spargono bocconi avvelenati, mi posso considerare fortunato.

    Sarebbe successo lo stesso senza la Pasqua?

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