Se i progressi si fanno passo passo, devo ammettere che sono sulla buona strada. Non ho ancora raggiunto risultati ideali, ma vedere una pavoncella da vicino mentre cova, recandole il minimo disturbo, rispetto al video precedente, mi dà qualche soddisfazione. Mi riprometto per il futuro di fare meglio. Ora sto cominciando a conoscere lo strumento. E infatti, è la prima volta che uso una fototrappola, regalatami dalla mia morosa. Se riuscirò a trovare anche i nidi di altri uccelli terricoli, come il Corriere piccolo, il Piro piro piccolo o addirittura il favoloso Occhione, porterò a casa ottime riprese. Ma per far ciò dovrò passare molte ore di osservazione sulle rive del Tagliamento. Cosa che intendo fare nei prossimi giorni. Detto per inciso, finora l’Occhione, al Tagliamento, non si è visto. I miei rapporti con la tecnologia sono sempre stati problematici, ma piano piano spero di riuscire a padroneggiare anche questo nuovo...giocattolo. Dai, per oggi mi è andata bene, se escludiamo il fango argilloso che si è appiccicato alle ruote della mountain bike, facendomi fare una fatica bestiale, spingendola a mano, per tornare a casa. Per essere belle, bisogna sempre un po’ soffrire, dicono le modelle. E per fare buone riprese in Natura, bisogna sempre pagare pedaggio, dico io.
Veramente un buon risultato e non è piaggeria.Ciao.
RispondiEliminaTi ringrazio.
EliminaTuttavia, ora so che devo stare un po' più lontano, così l'obiettivo mette a fuoco il soggetto e lo inquadra meglio, mentre in questo video il nido è tagliato e si intravede appena.
Risultato ottimo , direi ; pur essendo amante della natura , pace e tranquillità non avrei mai la pazienza di stare ad aspettare ( infatti ho sempre odiato la pesca) , devo muovermi , andare , scoprire , camminare ...
RispondiEliminaComunque vedo che sei sulla buona strada per diventare un bel documentarista :)
Azzzz! Gli Angela padre e figlio ti fanno un baffo....
RispondiEliminaGrazie, Bobo e Mauro, troppo onore!
RispondiEliminaA parte la messa a fuoco, che dipende dall'eccessiva vicinanza al soggetto, devo confessarvi una cosa: secondo la deontologia dei fototrappolatori, non si deve mettere la macchina fotografica davanti a nidi o tane, perché anche gli animali hanno diritto alla privacy.
Io penso che, prima della privacy, gli animali hanno diritto alla vita, cosa su cui i cacciatori che usano le fototrappole, e probabilmente anche i loro amici naturalisti, glissano, ipocritamente.
Dunque, io reco un disturbo minimo, mentre loro tolgono le vite come niente fosse. Mi riferisco ovviamente ai cacciatori e non ai fototrappolatori in genere.
Ottimo risultato. Bravo !!!
RispondiEliminaTi ringrazio, ma bisogna sempre porsi l'obiettivo di migliorare.
EliminaIn tutti i campi.
... complimenti Roberto.
RispondiEliminaE grazie delle belle immagini
Piero zeneixe
Grazie a te, Piero.
EliminaIo aspetto le tue riprese fotonaturalistiche.
E anche il tuo orto...