mercoledì 31 dicembre 2014

Una delle tante tradizioni da abolire

 
Sono infinite le tradizioni che ledono i diritti degli animali, considerato che lo specismo è diffuso capillarmente a livello planetario e molte di esse riguardano aspetti culinari. Stando che l’animale impossibilitato a difendersi rientra storicamente nel menù degli esseri umani, quasi tutte le culture hanno sviluppato feste e sagre in cui si mangiano o si fa strazio di animali per il puro divertimento ludico. Se la tradizione della corrida, per esempio, è basata direttamente sulla sofferenza degli animali, i botti di fine anno provocano indirettamente la sofferenza degli animali, per i motivi spiegati dal veterinario intervistato. 


La cosa positiva è che, se fino a poco tempo fa nessuno si sarebbe preoccupato della paura indotta ad animali domestici e selvatici, oggi viviamo in un’epoca in cui tale tema viene tenuto in considerazione e ciò fa di noi una società matura avviata sulla strada della civilizzazione. Causa crisi economica, già alcune amministrazioni comunali come quella di Torino hanno vietato totalmente i botti di fine anno. Speriamo che nei prossimi anni l’esempio venga seguito anche da altre città. In questo senso, ma solo in questo, aveva ragione Mario Monti a dire che la crisi ha un effetto benefico sulla popolazione.

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