martedì 30 dicembre 2014

Usano inutili femmine per risparmiare miliziani

 

Una ragazza nigeriana di 13 anni ha detto di essere stata obbligata a indossare una cintura esplosiva e di essere stata portata in un mercato in Nigeria da terroristi di Boko Haram, ma che si rifiutata di far esplodere il dispositivo. Zahara'u Adam ha detto che suo padre l’aveva consegnata al gruppo terrorista islamico che aveva minacciato di seppellirla viva se si fosse rifiutata. E' stata portata in un mercato a Kano, la seconda città più grande della Nigeria, nel nord, con altre due ragazze, che dovevano come lei far esplodere le bombe. Quattro persone sono state uccise in quell'esplosione, il 10 dicembre. Zahara'u ha detto che era troppo spaventata per far esplodere la sua bomba dopo aver visto le conseguenze di ciò che le sue colleghe avevano fatto.

 
 Ferita dalle esplosioni, la ragazza ha trovato la strada per arrivare in un ospedale dove la polizia l'ha arrestata mentre stava ricevendo le cure. "Mio padre mi ha portato nella savana dove c’erano uomini armati, che mi hanno chiesto se volevo andare in paradiso. Quando ho risposto di sì hanno detto che dovevo partire per una missione suicida e se avessi tentato di fuggire, mi avrebbero ucciso", ha raccontato. Boko Haram è un gruppo terrorista legato ad al-Qaeda, che si batte da cinque anni per stabilire uno stato islamico nel nord-est della Nigeria. Il gruppo ha sempre utilizzato donne kamikaze.

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