lunedì 29 dicembre 2014

Il palcoscenico della cristianità


Siccome non è credibile che il NORAD si sia lasciato sfuggire quattro aerei dirottati - anche se in realtà furono solo due mentre gli altri erano missili – e siccome non è credibile che i tagliatori di teste dell’ISIS, operanti in pieno deserto, non siano monitorati dai satelliti americani in orbita sopra le loro teste, non si può nemmeno credere che le ragazze in topless con le scritte sul petto non possano essere tempestivamente fermate prima che entrino in piazza San Pietro per eseguire le loro blasfeme performances. 


Le scatenate ragazze dalla bionda capigliatura vanno ad unirsi agli attacchi al presepe e al crocifisso da parte dei musulmani, che chiedono una loro eliminazione dalle scuole, coadiuvati in alcuni casi da presidi e insegnanti che ne assecondano i desideri. Pertanto, il frastornato e sempre più amareggiato cattolico constata l’esistenza di un nemico esterno e uno interno, di cui il secondo, le ragazze di razza bianca, sono le più offensive. Se infatti a chiedere l’eliminazione della croce e del presepio sono i musulmani, c’è un senso, trattandosi del nemico storico e di una religione fondamentalista che prende molto sul serio i propri dogmi, a differenza di tanti cristiani. Ma se a voler rubare il Bambinello, oltretutto a seno nudo, sono donne appartenenti alla cultura cristiana, il devoto cattolico non può trovare una plausibile spiegazione storica, come nel caso dell’arabo maomettano, e non gli resta che sospettare la regia diabolica di Satana o di qualche altro occulto nemico della Chiesa. Se si va a toccare il Bambin Gesù, che a Roma ha avuto anche l’onore di dare il nome a un ospedale pediatrico, si offendono i nostri bambini e facendolo a seno nudo come se ci si trovasse su una spiaggia nudista, li si offende ancora di più. 

La realtà, mi duole dirlo ma non mi duole ipotizzarlo, è che quelle signorine scostumate, che si mostrano in tutta la loro vergognosa sceneggiata guarda caso proprio contemporaneamente alla convocazione di fotografi e giornalisti, siano state indotte e comandate ad agire così proprio da persone molto vicine al Vaticano stesso, per gli scopi che ora cercherò di spiegare. Come i flussi migratori dall’Africa a Lampedusa non si vogliono fermare con il sistema semplicissimo di affondare in mare aperto i pescherecci confiscati e mettendo all'asta i gommoni, così le uscite pubbliche delle Femen non si vogliono fermare con semplici operazioni di polizia perché i padroni occulti del mondo vogliono creare scandalo e caos proprio in Italia e particolarmente nel cuore della cristianità. 

Poiché molti Illuminati che decidono questo genere di operazioni hanno simpatie sioniste, quando non sono essi stessi ebrei, niente di più divertente, per loro, che svergognare i cristiani che per secoli li hanno oppressi, confiscando i loro beni ed espellendoli per esempio dalla cattolica Spagna. Di modo che, se ufficialmente il Papa si trova spesso e volentieri in compagnia di rabbini e imam, elargendo abbracci e buone intenzioni, sotto sotto si fanno dispetti l’un l’altro, soprattutto gli ebrei nei confronti dei cristiani, per una forma di rivalsa dopo secoli di oppressione e umiliazioni. 

Ma torniamo alle ragazze. Erano già state in piazza San Pietro e avevano mimato un atto sessuale con un crocifisso, simile a quello dell’indemoniata del film L'esorcista, con la differenza che quella era fiction mentre questa è una performance a cielo aperto. Quelle ragazze furono identificate e forse espulse e può essere che quelle che hanno cercato di appropriarsi della statuetta del presepe fossero altre, ma i nostri servizi segreti, insieme a quelli del Vaticano, devono sicuramente conoscere nome, cognome e patronimico di tutte, dico tutte, le ragazze facenti parte di tale presunto gruppo di femministe atee e agguerrite. 

Poiché non ci si improvvisa Femen dall’oggi al domani, ma c’è bisogno di preparazione teorica e pratica, se i servizi segreti mettono sotto controllo le leaders del gruppo, devono necessariamente sapere i nomi e gli indirizzi delle novizie, cioè di quelle arruolate di volta in volta. Se i servizi segreti francesi, nel caso di attiviste Femen di quel paese, avvisano i colleghi italiani che il 26 dicembre tre di loro hanno preso l’aereo per Roma, qualsiasi poliziotto di questura saprà dove alloggiano, dato che i titolari degli alberghi devono comunicare giornalmente i nomi dei clienti. In questo modo, ponendo qualche agente in borghese in una normalissima attività di pedinamento, si può sapere in tempo reale quando le ragazze escono dall’albergo e dove si dirigono. Altri agenti in borghese, non necessariamente dell’Intelligence, si apposteranno in piazza in attesa dell’arrivo delle ragazze, di cui dispongono foto segnaletiche o di altro tipo, che permettano loro di riconoscerle. 

A quel punto, senza farsene accorgere, si porteranno vicino alle ragazze, che a loro volta si saranno guardate in giro alla ricerca dei fotografi, e salteranno loro addosso appena accennano a togliersi la maglietta o il giubbotto. Non lo fanno e non perché siano degli incapaci, ma perché hanno ricevuto l’ordine di lasciare che le ragazze si esprimano e solo dopo che i fotografi hanno fatto il loro lavoro, lasciando intendere che sia stato qualche passante a chiamare la polizia, interverranno non senza qualche imbarazzo nel toccare donne mezze nude. E questa è solo una delle possibilità. L’altra, praticata per esempio quando c’è qualche uomo politico in città a rischio di attentati, è quella di eseguire arresti preventivi. 

Se la Digos lo ha sempre fatto con gli anarchici, anch’essi tutti, dico tutti, schedati, non vedo perché non possano fare la stessa cosa con le Femen, se solo lo si volesse fare. Gettare uova o pomodori marci o peggio ancora collocare bombe sotto il palco del comiziante, come si sospettava facessero gli anarchici bombaroli, porta al fermo temporaneo dei soggetti ritenuti più pericolosi, ovvero capaci di farlo, finché l’uomo politico non se n’è andato. Spogliarsi nel luogo più sacro della cristianità e per di più strofinare un crocifisso, che milioni di devoti viceversa baciano, fra le cosce, non sarà un reato di sangue ma ha un impatto molto più dirompente sulla serenità dei cattolici che ne vengono a conoscenza. 

Si tratta a tutti gli effetti di una provocazione e il regista, lo ripeto, non sono gli ebrei, né tanto meno i musulmani, ma lo stesso Vaticano ormai avviato sul viale del tramonto. Le lotte intestine fra cardinali, che hanno obbligato il papa tedesco a dimettersi, continuano tuttora e hanno come obiettivo di portare il cattolicesimo all’estinzione, insieme a tutte le altre religioni, per far posto a quella nuova religione che sarà adottata dal prossimo nuovo ordine mondiale. 

Lo si può intuire anche da una frase rilasciata da Alì Agca, anche lui messo in campo in questi giorni dai servizi segreti, fatto arrivare in tre giorni dalla Turchia attraverso l’Austria, proprio in piazza San Pietro, e anche lui con le sue performances da pazzo visionario esaltato. Nell’intervista rilasciata a Repubblica non manca di annunciare che scriverà “un libro religioso per dimostrare il crollo teologico di tutte le religioni”. Se non è anche questa una “soffiata”! Qualcuno ha speso dei soldi per far venire a Roma l’attentatore di papa Wojtyla a deporre due mazzi di rose bianche sulla sua tomba. Se fossero state rosse avrebbe fatto venire in mente la Rosa Rossa, organizzazione che ha in comune con il turco il vezzo di ammazzare gente. Dice di essere stato trattato bene dalla polizia, esattamente come le ragazze esibizioniste che sono state rilasciate dopo l’identificazione, invece di essere fatte salire su un aereo e spedite a scontare qualche giorno di prigione a casa loro.

Questa gentilezza dei modi mi fa venire in mente il benevolo trattamento subito dal comandante Schettino. Dove c’è la regia della Massoneria internazionale, viene fatto sapere ai poliziotti di usare i guanti di velluto. E’ vero che Alì Agca non aveva il visto ma a parte questo non ha commesso reati, ma far naufragare una nave e poi aspirare a candidarsi al parlamento è tipico di chi sa di avere alle spalle amici potenti e spogliarsi in pubblico, offendendo le istituzioni religiose e ritrovarsi a piede libero dopo un paio d’ore è cosa altrettanto sospetta e indegna, spiegabile solo con le protezioni in alto loco delle signorine.

 Quanto allo squilibrato Alì, che tira in ballo il terzo segreto di Fatima per annunciare la prossima fine del mondo, si tratta del modo migliore per sviare l’attenzione da un argomento fin troppo serio e che due anni fa ci ha visto tutti chi più chi meno interessarcene, quando si parlava della fine del calendario Maia. Un turco che dopo aver annunciato la prossima fine del mondo dice “Viva Gesù” è impagabile, ma noi occidentali siamo fin troppo sensibili alle tematiche millenaristiche, senza che un terrorista di origini islamiche venga a scherzare in casa nostra. 

Lui pretende di essere stato uno strumento della Provvidenza, nel momento in cui cercava di uccidere il papa polacco, ma è piuttosto arduo far combaciare tale evento con quanto dichiarato da Suor Lucia. Ella infatti, sopravvissuta agli altri pastorelli, dice di aver visto un vescovo vestito di bianco scalare una montagna con una croce sulla cima e venire ucciso, ma Giovanni Paolo II non fu ucciso, anzi ringraziò la madonna di Fatima di aver deviato il proiettile, né si trovava sulla cima di un monte. E nemmeno altri vescovi e cardinali furono colpiti a morte, come sta scritto nel terzo segreto. Quindi, a posteriosi, tutte le profezie possono essere aggiustate, compresa quella di un burattino usato per uccidere senza esserci riuscito e quindi senza aver adempiuto alla visione della pastorella. 

E’ cosa troppo tirata per i capelli, ma se gli Illuminati non si fanno scrupoli a servirsi di chiunque, microchippato o no, controllato mentalmente o meno, possono ancora servirsi di un ex galeotto e di spogliarelliste esagitate. Il contraccolpo immediato sarà che il messaggio viene infangato, l’ateismo e gli attacchi al Vaticano saranno considerati alla stregua di operazioni sataniche e anche qualsiasi argomento serio inerente la fine dei tempi, o la riduzione della popolazione mondiale come previsto dall’agenda massonica, sarà equiparato a mera malattia mentale. Nessun blogger o studioso di complotti potrà parlare di fine dell’attuale sistema e dell'inizio del NWO dopo che un buffone come Alì Agca ha fatto la sua apparizione sul palcoscenico della cristianità, con tanto di telecamera della ADN Kronos casualmente presente e di Repubblica altrettanto solerte nell’intervistarlo. Ci mancava solo Adam Kadmon, il bel tenebroso con la mascherina, e la compagnia di guitti era al completo.

5 commenti:

  1. Staranno seguendo un qualche copione teatrale per il nostro piacere, per intrattenerci, ora é risaltato fuori Ali Agca?!?... Non seguendo i tg non (non li sopporto più) ne avevo avuto notizia, così come per le femme che rubano il bambinello... cosa e dove vogliono arrivare lo sanno solo gli attuali poteri che decidono quali notizie passare e a quali dare risalto, secondo me non c'é da scervellarsi più di tanto, ormai sappiamo di cosa sono capaci ed é abbastanza.

    Per esempio la vicenda di Giulietto Chiesa non ha avuto risalto sui media, come mai? E' tutto uno spettacolo.

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  2. Forse a questo seminario verranno affrontati gli argomenti sopra menzionati http://coscienzeinrete.net/formazione/item/2075-cosa-succede-nel-mondo-e-perchè
    in quella sede ci sarebbe la possibilità di fare le domande giuste.

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    1. 200 euro è anche un prezzo giusto per due notti in agriturismo, pasti compresi, ma le stesse informazioni si possono ottenere gratis dal web.

      Però è vero che dal vivo è tutta un'altra cosa, un'altra atmosfera. Saranno mica le famose eggregore?

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  3. Non tutte le informazioni si possono ottenere dal web, sul web c'é tutto e il contrario di tutto per capire se un'informazione é esatta bisogna perderci molto tempo, e poi il web non può competere con l'atmosfera che si crea parlando con le persone, i volti e le espressioni, le battute, circondati dal verde di querce secolari e da coltivazioni che si alternano con i fiori e perché no anche da una buona cucina, no, il pc ha i suoi limiti.

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