giovedì 25 dicembre 2014

Protestano per mancanza di luce: arrivano i militari

 

Il malcontento contro la riduzione nella distribuzione di energia elettrica a Toamasina (Madagascar) si è trasformato in una sommossa. Ci sono state vittime tra cui un morto. Le dimostrazioni selvagge continuano. L'insoddisfazione espressa da un gruppo di persone, a causa dei continui guasti nella distribuzione di corrente elettrica a Toamasina si è trasformata in saccheggi. Così, dieci stand del mercato sono stati saccheggiati. Le forze dell’ordine hanno arrestato 35 persone. Durante la rivolta di lunedì scorso, c'è stato un morto e sette feriti, di cui tre appartenenti alle forze dell’ordine. Lanci di pietre hanno completamente fracassato finestre e distrutto le porte della sede locale dell’agenzia acqua ed elettricità Jirama. "Tre dei quattro civili feriti sono stati colpiti dai proiettili della polizia. Uno di loro è ancora ricoverato in ospedale per l'estrazione di un proiettile che gli ha colpito la spalla", ha detto un portavoce dell’ospedale maggiore di Toamasina. In ogni caso, i funzionari governativi sono arrivati nel capoluogo Betsimisaraka per studiare la situazione e trovare soluzioni appropriate.

 

 
Tra loro ci sono il generale Didier Paza, segretario di Stato della Gendarmeria Nazionale, il generale di polizia Richard Blaise Randimbisoa, ministro della Pubblica Sicurezza, Narson Rafidimanana, Ministro del Commercio, nonché il Presidente del Consiglio di Amministrazione JIRAMA, Rachidy Mohamed. "Le autorità non hanno voluto fare una dichiarazione dopo l'incontro che hanno avuto", ha sottolineato la nostra fonte. Inoltre, Nestor Razafindroriaka, CEO di Dirama, ha detto alla televisione nazionale che i gruppi elettrogeni inviati a Toamasina sono ora operativi. "Queste nuove macchine producono 6 MW di energia elettrica, mentre i gruppi già esistenti offrono 15 MW. Quelli di Vohibe completano i bisogni della popolazione di Toamasina, anche se hanno bisogno di riparazioni, che sono in corso", ha detto l'alto funzionario della società acqua ed elettricità. In realtà, il nuovo CEO della JIRAMA non ha detto quando le interruzioni di corrente in tutta la Grande Isola cesseranno. Ha portato tutta l’attenzione dei giornalisti sulla situazione di Toamasina. Infine, i reparti della gendarmeria nazionale incrociano i quartieri del Porto Grande, dove ha avuto inizio la sommossa.

[N.d.R. Articolo segnalato da Francesco Spizzirri]

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