giovedì 25 dicembre 2014

Tempi duri per Babbo Natale!

 

Lo Stato islamico (ISIS) ha pubblicato un elenco di regole che dettano come i cristiani che vivono nella città siriana di Raqqa dovrebbero comportarsi, in particolare l'istruzione di non pregare in pubblico o a portata d'orecchio di un musulmano. Il gruppo terroristico avverte, inoltre, che non dovrebbe mai esserci un qualsiasi 'tradimento' contro ISIS, né scherno diretto verso i musulmani o l'Islam. La nuova serie di restrizioni si applicano a coloro che vivono a Raqqa, una città che in precedenza si trovava in una delle zone più liberali della Siria. Si dice che sia un cambio di tendenza da parte di Abu Bakr al-Baghdadi - il capo dello Stato islamico e l'uomo più ricercato in Medio Oriente – questa inedita concessione di sicurezza ai cristiani della città devastata dalla guerra, secondo l'International Business Times. Nel documento, al-Baghdadi dice che salvaguarderà “gli adulti, i bambini, gli averi e le chiese”, se i cristiani obbediranno rigorosamente alla lista delle regole. Questa novità arriva pochi mesi dopo che i jihadisti avevano vietato ai cristiani di Raqqa di bere alcolici in pubblico o commerciare carne di suino o alcol nei mercati. Il documento si apre con una citazione lunga del Corano che descrive come i cristiani sono “in uno stato di sudditanza”.


Si va avanti spiegando che il culto in pubblico e il tradimento contro ISIS sono vietati. Si aggiunge che i cristiani di Raqqa non sono più autorizzati a costruire nuove chiese o anche riparare eventuali chiese danneggiate nei loro villaggi. E’ inoltre vietato mostrare pubblicamente le loro croci nelle zone musulmane o nei loro mercati. Le regole poi descrivono come l’ISIS abbia proibito ai cristiani di “alzare la voce quando si prega o durante altri atti di culto”. Inoltre, si vieta ai cristiani la lettura pubblica della Bibbia, poiché i musulmani “non devono ascoltare la recitazione del libro sacro ai cristiani, letto ad alta voce”. Allo stesso modo, il documento prevede che tutti gli atti di culto devono essere eseguiti all'interno di una chiesa e non in pubblico.  Ai cristiani è stato anche ordinato di non impedire che uno dei loro fratelli cristiani si converta all'Islam, se lo desidera. L’ISIS ha inoltre dichiarato che è illegale per i cristiani “procedere a tutte le azioni di ostilità verso lo Stato islamico, come aiutare gli attacchi aerei  nell’individuare le loro posizioni”. Se si sfidano queste regole si può essere messi a morte.
 

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