lunedì 29 dicembre 2014

Ogni tanto la magistratura si sveglia

 

Il Tribunale di Milano ha condannato Livio Togni, titolare del Circo Darix Togni, ai sensi dell'articolo 727 del Codice penale, a 1.800 euro di ammenda, con sospensione condizionale della pena, per aver detenuto in condizioni incompatibili con la loro natura e le loro caratteristiche etologiche due elefanti, tenuti legati in modo continuativo a catene corte. La LAV aveva denunciato il circo nel 2012 a seguito del servizio di Striscia la Notizia che mostrava gli animali tenuti a catena e ha continuato a sostenere la denuncia opponendosi all'archiviazione del caso. Nel servizio di Striscia la Notizia uno dei circensi intervistati tentava una giustificazione affermando: "Noi pensavamo che era giusto così. Noi pensavamo di aver fatto bene. E’ una vita che facciamo questo".


"Questa condanna conferma, laddove ce ne fosse bisogno, che la vita degli animali dei circhi è sofferenza – commenta la LAV – Il Circo Darix Togni, peraltro, non è l'unico sul quale pende una denuncia in relazione alle condizioni di detenzione degli elefanti. A breve, infatti, si aprirà un processo penale contro l' American Circus proprio per la detenzione a catena di 5 elefanti asiatici". I circhi italiani utilizzano decine di elefanti praticamente tutti prelevanti in natura. Tali specie, a rischio di estinzione, sono oggetto di azioni coordinate a livello internazionale per poter assicurargli una protezione nei loro habitat naturali mentre in Italia, grazie ad una legge del 1968 è possibile sfruttarli per intrattenimento anacronistico a fini ludici, spesso con un supporto di un finanziamento pubblico al mondo dei circhi che può superare i 3 milioni di euro all' anno.

La LAV chiede che venga data immediata esecuzione ai dettami del Parlamento che, già nel 2013, richiedeva la revoca del finanziamento pubblico ai circhi con animali (a partire dal 2018) a favore del circo Contemporaneo senza animali; l'Associazione animalista inoltre sollecita l'apertura della discussione in Parlamento delle proposte legislative, già pendenti da più di un decennio, sull’indispensabile riconversione dei circhi in spettacoli rigorosamente senza animali. "Stiamo assistendo, in Europa e nel mondo, al progressivo smantellamento del consenso verso i circhi con animali, forti di motivazioni etiche e scientifiche che evidenziano l'incompatibilità dei bisogni etologici primari di questi animali con la prigionia imposta dai circhi, la vita itinerante, e l'addestramento a fini ludici. Ultima in ordine di tempo la decisione dei Paesi Bassi il cui Governo ha deciso che, dal 15 settembre 2015, non sarà più possibile utilizzare animali esotici e una lunga serie di selvatici nei circhi", afferma la LAV. Il Governo e il Parlamento italiano invece di prendere atto dell'accresciuta sensibilità collettiva che disdegna l'utilizzo di animali come marionette, continuano a mantenere una legge antiquata del 1968 che, di fatto, permette lo sfruttamento di animali a fini di spettacolo.

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