Fonte:
Non Solo Animali
Il
Tribunale di Milano ha condannato Livio Togni, titolare del Circo Darix Togni,
ai sensi dell'articolo 727 del Codice penale, a 1.800 euro di ammenda, con
sospensione condizionale della pena, per aver detenuto in condizioni
incompatibili con la loro natura e le loro caratteristiche etologiche due
elefanti, tenuti legati in modo continuativo a catene corte. La LAV aveva
denunciato il circo nel 2012 a seguito del servizio di Striscia la Notizia che
mostrava gli animali tenuti a catena e ha continuato a sostenere la denuncia
opponendosi all'archiviazione del caso. Nel servizio di Striscia la Notizia uno
dei circensi intervistati tentava una giustificazione affermando: "Noi
pensavamo che era giusto così. Noi pensavamo di aver fatto bene. E’ una vita
che facciamo questo".
"Questa
condanna conferma, laddove ce ne fosse bisogno, che la vita degli animali dei
circhi è sofferenza – commenta la LAV – Il Circo Darix Togni, peraltro, non è
l'unico sul quale pende una denuncia in relazione alle condizioni di detenzione
degli elefanti. A breve, infatti, si aprirà un processo penale contro l'
American Circus proprio per la detenzione a catena di 5 elefanti
asiatici". I circhi italiani utilizzano decine di elefanti praticamente
tutti prelevanti in natura. Tali specie, a rischio di estinzione, sono oggetto
di azioni coordinate a livello internazionale per poter assicurargli una
protezione nei loro habitat naturali mentre in Italia, grazie ad una legge del
1968 è possibile sfruttarli per intrattenimento anacronistico a fini ludici,
spesso con un supporto di un finanziamento pubblico al mondo dei circhi che può
superare i 3 milioni di euro all' anno.
La
LAV chiede che venga data immediata esecuzione ai dettami del Parlamento che,
già nel 2013, richiedeva la revoca del finanziamento pubblico ai circhi con
animali (a partire dal 2018) a favore del circo Contemporaneo senza animali;
l'Associazione animalista inoltre sollecita l'apertura della discussione in
Parlamento delle proposte legislative, già pendenti da più di un decennio, sull’indispensabile
riconversione dei circhi in spettacoli rigorosamente senza animali. "Stiamo
assistendo, in Europa e nel mondo, al progressivo smantellamento del consenso
verso i circhi con animali, forti di motivazioni etiche e scientifiche che
evidenziano l'incompatibilità dei bisogni etologici primari di questi animali
con la prigionia imposta dai circhi, la vita itinerante, e l'addestramento a
fini ludici. Ultima in ordine di tempo la decisione dei Paesi Bassi il cui
Governo ha deciso che, dal 15 settembre 2015, non sarà più possibile utilizzare
animali esotici e una lunga serie di selvatici nei circhi", afferma la
LAV. Il Governo e il Parlamento italiano invece di prendere atto
dell'accresciuta sensibilità collettiva che disdegna l'utilizzo di animali come
marionette, continuano a mantenere una legge antiquata del 1968 che, di fatto,
permette lo sfruttamento di animali a fini di spettacolo.
Nessun commento:
Posta un commento