sabato 27 dicembre 2014

Il ricatto è la colonna portante dei rapporti di forza

 
Anche se il video è di due anni fa, contribuisce ad ingrandire il quadro generale che ci siamo fatti sugli eventi sociali che vediamo ora concretizzarsi. La diatriba sull’articolo 18, per esempio, si è risolta come volevano i padroni e questo anonimo ex agente segreto spiega che l’obiettivo che si voleva raggiungere era di distruggere il diritto di sciopero. Ci hanno messo trent’anni per raggiungerlo e adesso, se qualche operaio di ritorno dallo sciopero si ritrova sotto minaccia di essere licenziato è ovvio che a partire da quel momento ci penserà due volte prima di aderire allo sciopero successivo. E, in base al principio “Colpiscine uno per educarne cento”, se qualcuno dovesse essere licenziato per aver scioperato, gli altri operai si guarderanno bene dal protestare contro le decisioni del proprietario della fabbrica. Con l’abolizione del diritto di sciopero i capitalisti saranno così riusciti a trasformare milioni di operai in semplici schiavi, disposti a tutto pur di lavorare. Ma questa non è l’unica forma di ricatto esistente. Un’altra è quella delle corporations che comandano i governi perché da esse dipende la vita della nazione. E questo spiega perché per esempio negli USA sono le multinazionali a tenere sotto ricatto la Casa Bianca. Sono in definitiva i rapporti di forza e a quanto pare, giorno dopo giorno, ci stiamo accorgendo che a vincere sono sempre gli stessi subdoli prepotenti. 

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