Gli
altri sono il nostro inferno, diceva Jean Paul Sartre, ma alcuni sono più
infernali di altri, direbbe George Orwell. Quelli che storicamente sono più
“inferno” per noi sono gli stranieri, gli strani e gli stravaganti, fino ad
arrivare ai pazzi che sono i più strani e incomprensibili di tutti. Posto che
gli italiani sono stati fra i più “stranieri” del mondo, per gli altri, ovunque andassero, e che
ultimamente causa crisi hanno ripreso ad esserlo, Balasso si chiede chi ha
spinto alla disperazione migliaia di africani e asiatici, ovvero, sottointeso,
chi ha scatenato guerre nei loro paesi. La risposta è ovvia, ma mentre ciascuno
di noi non ha alcuna voce in capitolo con le decisioni della NATO e degli USA,
ciascuno di noi deve scontare il disagio di accogliere la marea montante
dei migranti, a prescindere dalle motivazioni che li hanno spinti a migrare.
Facciamo fatica a capire le esigenze dei nostri familiari, figuriamoci quelle
di chi difficilmente ci appare come nostro simile! Anche se gli statunitensi
devono fare i conti con i messicani che premono alle frontiere, l’impatto di
africani che fuggono dalla fame e arabi che fuggono dalle guerre è tutto
sulle nostre spalle. Forse anche questo fenomeno può essere visto come una
punizione per aver combattuto gli USA dal 1940 al 1943. Tre anni in cui Mussolini
ha osato sfidare il gigante americano. Che ha una memoria da elefante.
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