Fonte:
Non Solo Animali
Ahe
viveva in una fattoria nella contea di Maioli in Cina, insieme ad altri
animali.
Il suo proprietario però ha deciso che era ora di guadagnarci un po’
di soldi e ha trattato la compravendita con lo zoo di Taiwan. L’animale avrebbe
vissuto per sempre dentro un piccolo recinto. Ma qui inizia il calvario
dell’ippopotamo che lo porterà a morire.
Ahe venerdì scorso stava per essere
trasportato all’interno di un container da un camion, verso lo zoo di
Taichung, ma mentre il veicolo era in movimento, l’animale, che non era stato
legato, ha sbattuto contro le pareti del container e dopo la rottura di queste
ultime, è caduto dal mezzo e si è rotto la zampa posteriore, alcuni denti
incisivi e ha subito altre ferite e tagli sul resto del corpo.
Alla sera il
proprietario decide di riportare nuovamente l’ animale alla fattoria per far
curare le sue ferite e il personale dello zoo, in modo poco professionale
aggancia l’animale ad una imbracatura di fortuna, non adatta a sollevare un
peso di 1,8 tonnellate.
Ahe cade rovinosamente e si frattura le ossa.
L’animale per la seconda volta viene maltrattato e non capisce cosa stia
succedendo. Perché all’improvviso tutti lo trattano male? Sembra chiedersi:
“perché mi hanno abbandonato?”
Dai suoi occhi scendono due grandi lacrime.
Ahe si stende a terra soffocato dal dolore,
chiude gli occhi e muore.
Da
noi muoiono così
Testo
di Franco Galliano
All'inizio
la stampa aveva pubblicato notizie (come al solito) frammentarie e fuorvianti.
Fuorvianti nel senso che, fin da subito, di questo fatto, ancora tutto da
chiarire, sarebbero stati indicati come autori (da chi? dai circensi forse?)
fantomatici "animalisti". C'è effettivamente fotografata una strana
scritta che ricorda (fin troppo pedissequamente) frasi animaliste. Ma tutti
possono scrivere cose del genere. Ci sono però grossi interrogativi (almeno da
parte mia) che detta stampa ignora. Tra i quali: possibile che sia così
semplice permettere ad una creatura di tali dimensioni (se non sbaglio del peso
di 1,5 tonnellate) di vagare libera per le strade? Come è stato possibile?
Possibile che il circo non abbia misure di sicurezza in specie per questi
animali?
Ricordo
inoltre che in altre occasioni (giraffa Alexandre del circo Rinaldo Orfei) gli
animali fuggirono per disattenzione dei circensi (anche se fin da subito i
circensi, anche allora, dissero che potevano essere stati gli animalisti).
Quindi intanto aspettiamo i risultati delle indagini di chi di dovere. Prima di
fare illazioni. A questo proposito mi sembra molto strano che chi di dovere non
abbia già elementi utili per risolvere il caso. Come ogni attivista sa bene
"chi di dovere" è sempre molto bene al corrente su eventuali gruppi
che potrebbero compiere tali azioni. E ciò grazie a molti informatori. Viene
ora ricordato che il circo Miranda Orfei era già stato condannato per la
cattiva detenzione degli animali. E che l'ippopotamo era tenuto al freddo, con
temperature molto basse. Perché questi particolari non sono emersi fin da
subito da parte della stampa?
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