mercoledì 24 dicembre 2014

Il migliore insegnamento è l'esempio

 
Fonte: Repubblica

Testo di Matteo Marini 
 
Il più piccolo si chiama Spartacus, ed è anche l'ultimo arrivato. È un maialetto alto come un cagnolino e pesa 30 chili. Il 'capo' del branco invece si chiama Billo, un 'gigante' a pois di quattro quintali. Questa è la loro casa, la Piccola fattoria degli animali, alle porte di Vigone, in provincia di Torino. "Un giorno anche Spartacus arriverà a pesare così tanto". Ne è sicura Federica Trivelli, la proprietaria del cascinale ai piedi delle Alpi. Una specie di oasi, dove trovano rifugio i suini oggetto di sequestro da parte del Tribunale, prelevati dalla polizia giudiziaria a causa delle condizioni in cui venivano tenuti, maltrattati in allevamenti non a norma di legge o macellati senza stordimento. 


Federica salva loro la vita. Provvede a pagargli le cure veterinarie, li sfama e li coccola. In tutto ora sono una ventina, a loro disposizione ci sono ampi recinti, molto diversi dalle stalle per l'allevamento intensivo dalle quali provengono, un ricovero coperto e un futuro senza mattatoio. Ad aiutare Federica ci sono alcuni volontari (in tutto sette o otto) che, come lei, si sono innamorati dei maiali come animali da compagnia, intelligenti e socievoli. Ognuno ha alle spalle una storia di violenza e ora, invece, ha un luogo dove vivere in pace e anche un nome. Sofia divide il recinto proprio con Spartacus, mentre al sole, accanto a Billo, riposa Ginger. In un altro recinto ci sono i 'meticci', incrociati con i cinghiali: Lupin e Margot. Questo progetto è nato nel 2009 e, da cinque anni, funziona solo grazie alle risorse di Federica (che lavora part-time come segretaria in uno studio di architetti), alle donazioni di denaro e cibo e alle adozioni a distanza. Dal 2015 nascerà invece una Onlus che potrà ricevere i rimborsi e le sovvenzioni per la cura dei suini che il tribunale le affida.

[N.d.R. Articolo segnalato da Francesco Spizzirri]

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