sabato 27 dicembre 2014

Stiamo per varcare la porta


 
Stamattina ho fatto una camminata per Udine, mi piace la città quando è quasi vuota e c'è tempo e possibilità di guardarsi davvero intorno..il cielo grigio e uggioso non dà nessuna idea del Natale, mi sorprendo spesso a considerare come il meteo sia del tutto separato dalle vicende umane. Potrei scrivere una lettera di rammarico all'ingegnere di Matrix, nel cui software siamo coinvolti, ma credo che non abbia nessun interesse verso noi umani, se non quello del predatore. Ma se il Cristo si dimostrerà Potente nella storia dell'uomo, anche lui ha i giorni contati: siamo pecore in grado di evolvere e prossimi ad un bel salto di consapevolezza. In via Pracchiuso c'è un negozio di giocattoli con diverso aeromodellismo, mi fermo spesso a guardare la vetrina, mi piacciono gli aerei giocattolo, oggetti che si sostengono leggeri nell'aria. 


E così, bypassata la scalinata delle Grazie con la sua varia umanità dopo la fontana della piazza grande, vedo padre e figlio che giocano con un drone-toy nel prato. La prima volta che li vedo volare, con quella forma stramba, volteggia leggero sopra l'erba, il bambino è contentissimo mentre il padre lo guida nell'uso del playstick. -Purtroppo le batterie non durano più di 10 minuti, anche nei modelli costosi, mi dice…questione di peso-...
Via Manin è spenta, Piazza Libertà vuota, osservo la gabbia intorno ai Mori, tra poco ritorneranno lassù nella loro bellezza discreta. Udine è bella! Bella in tanti particolari architettonici: case, municipio, chiese, guardando appena un po' all'in sù Udine dimostra il suo passato quando l'Arte si esprimeva anche nell'architettura, nell'artigianato del fabbro, dello scalpellino, del falegname. Osservo la casa sopra la trattoria della Maddalena, ha balconi stupendi e coreografia natalizia. Da via del Carbone sbuco di fronte all'insegna "I love sushi". Non mi ero accorto di questo nuovo ristorante…mi struscia addosso una vecchia signora con pelliccia e cane di razza al guinzaglio seguita da un tipo artistoide, con barba e capelli da statua greca ed un fortissimo odore di tabacco al seguito. In piazza san Cristoforo decido di entrare nella chiesa, credo di non esserci mai entrato mentre ho sempre avuto gran simpatia per questo santo che porta sulle spalle il bimbo. La chiesa è vuota ma un coro potente viene dalla cappella: dalle 10 alle 12 c'è una messa della Chiesa Rumena, hanno posto delle icone stupende qua e là, la foglia d'oro impreziosisce i volti che consideriamo sacri, mi soffermo ad ascoltare le voci femminili del coro...una signora, una fedele credo, mi fa cenno di seguirla ma rifiuto, non me la sento di starmene lì fino alle 12. 

Via Gemona è silente, anche il Caucigh riposa dopo l'exploit musicale di ieri sera (mi hanno detto bellissimo), taglio dentro il parco della Rimembranza dove giocavo da piccolo con gli amici di via Giovanni da Udine. In questa vietta a volte Enzo cavelon (mitico componente degli Upupa), ci strabiliava con le sue dotte lezioni sull'atomo (avevamo 6 o 7 anni), che poi andavamo a confrontare nell'altrettanto mitica Enciclopedia Conoscere. La vita umana, seppur ordinaria, è di una ricchezza straordinaria, alla faccia di coloro che pensano che siamo solo babbuini. C'è un segreto da svelare dentro la routine delle cose, non è l'oggetto il centro ma CHI LO GUARDA. Stiamo per varcare la porta che ci separa dal mondo degli Dei. Buon Natale: due parole pronunciate nella semplicità Aiku diventano così un augurio soffice e leggero.

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