Come passa la domenica un naturalista dilettante? Ammesso che io possa definirmi tale, stamattina sono uscito in bici con l’intenzione di trovare le pavoncelle nidificanti che avevo individuato circa un mese fa. Anzi, per la precisione, volevo trovare proprio uno dei loro nidi, onde fotografarlo e, se possibile, ricavarne un video. Già un anno fa, con mia figlia, ero uscito con la stessa intenzione, ma questo succedeva prima di trasferirmi in un’altra abitazione, in campagna, recandomi verso un luogo, a sud di Codroipo, dove sapevo che le pavoncelle nidificavano da anni. Non vi trovai nulla perché il contadino non aveva messo mais, ma erba medica. Oggi, appena uscito di casa, sul bordo della strada dove abito, ho trovato un rospo morto, riverso a pancia in su. Considerato che sto allestendo un grande terrario, non ho potuto fare a meno di pensare che se fossi passato io, visto che sto sempre attento alla strada, forse mi sarei fermato a raccoglierlo e lui sarebbe ancora vivo. E invece, è passato un automobilista che non bada agli eventuali animaletti, né di giorno, né di notte, e l’ha schiacciato. Ho fatto la foto e l’ho mandata alla morosa che, facendo parte di un gruppo di animalisti, in questi giorni è impegnata nella raccolta dei rospi che migrano verso il lago di Lugano, per deporvi le uova. Ne riempiono secchiate intere, trasferendoli poi nell’acqua, mentre quello che ho trovato io, morto, era da solo e se ne andava in giro per il paese per i fatti suoi, magari cercando anche lui (o lei) un compagno con cui accoppiarsi, prima di dirigersi verso il fiume Stella.
Infine, giunto nei pressi dell’area incolta dove presumevo di trovare la nidificazione delle pavoncelle, ho avuto la fortuna di trovarle. Camminando con molta cautela e guardando dove mettevo i piedi, ho trovato un nido con quattro uova. Fatte velocemente alcune foto, mi sono allontanato, ritornando sui miei passi. Poco distante c’era un’altana da caccia, con la porta aperta. Entratovi, mi sono sistemato sui sedili dei cacciatori, che vigliaccamente ammazzano i caprioli, e da lì ho atteso che le pavoncelle ritornassero, una volta tranquillizzatesi. Ho contato, alla fine, quattro nidificazioni, ovvero almeno otto adulti, tra maschi e femmine. Il che corrisponde a quelle che avevo visto in volo mentre mi avvicinavo all’area.
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