Cantanti provocatori o semplicemente ipocriti

 

Testo di Andrea Sperelli

Così, giusto per dovere di cronaca; giusto perché la notizia mi passa davanti almeno dieci volte al giorno: Ligabue - così come ai loro tempi Lucio Dalla, Renato Zero e tanti altri - indossa con disinvoltura una pelliccia! Non mi sorprende, dopo aver appreso che il padre del noto cantante commerciava pellicce e il Luciano, tanti anni fa, lo aiutava nel suo mestiere: pane quotidiano, quindi, come la fettina che per abitudine il carnivoro ingurgita quotidianamente senza vederci il male...


Mi viene in mente anche che...ma sì, diciamolo... Fabrizio De Andrè, il cantautore anarco-libertario, parallelamente alla sua professione per il quale è noto, svolgeva dal 1976 anche quella di felice allevatore di vitelli, nella sua tenuta de "l'Agnata", nei pressi di Tempio Pausania. Il Faber andava personalmente alle fiere del "bestiame" a scegliere i vitellini i quali, come potrete immaginare, non gli servivano sicuramente come dolci animali da compagnia dal tocco...anti-borghese! E nemmeno gli servivano per necessità vitale, visto che al Fabrizio i soldi non mancavano e per questo finì nelle mani dell'Anonima sequestri. Solamente un passatempo per sentirsi più vicino al mondo agropastorale che tanto amava. Un hobby come tanti, insomma...Colui che cantava la compassione per tutte le categorie "deboli", per gli esclusi, gli emarginati e i reietti, che sbraitava contro il sistema repressivo e borghese, aveva dimenticato gli ultimi tra gli ultimi. Lui, il libertario, l'anarchico...ma quale sbadata dimenticanza per diventare il perfetto "antispecista"! 
......Così, giusto per dovere di cronaca...o quasi...
 

P.S Mi viene in mente anche che la "buonanima" di Lou Reed, invitato a cantare a New York da un circolo vegetariano, si presentò sul palco lanciando provocatoriamente verso il pubblico inorridito, i corpi senza vita di alcune galline..
Così, giusto per dovere di cronaca...o quasi ...