Fonte: Vox News
Una
scuola di lingua araba. Ecco l’emergenza, secondo la giunta comunale di Romano,
in provincia di Bergamo. L’iniziativa è prevista nel piano d’azione pluriennale
per l’integrazione: perché siamo noi italiani a doverci ‘integrare’, o meglio ‘annullare’,
per non turbare l’immigrato. Una
scelta contestata dalla Lega. Appena insediato il sindaco Sebastian Nicoli –
che è il ragazzone dall’aria intelligente nella foto – ha affidato al
consigliere comunale Chiara Longhi l’integrazione dei cittadini stranieri, rom
e sinti (gli zingari). Con l’obiettivo, si legge nelle delibera della Giunta,
di «raggiungere nei prossimi 5 anni una progressiva partecipazione delle
Comunità migranti e della Comunità rom alla vita attiva della cittadinanza». E
così, con i soldi pubblici, il Comune ha dato vita a: una guida sulla raccolta
differenziata plurilingue, la giornata delle associazioni migranti da tenersi
nel gennaio-febbraio 2015, la scuola di lingua araba e la scuola di lingua
romena presso la scuola elementare De Amicis, che saranno gestiti da Bucarest. «Vediamo
un’esaltazione delle diversità a senso unico. Anziché cercare di rafforzare o
creare nuovi strumenti per l’insegnamento dell’italiano e delle basi di
educazione civica agli immigrati che sono fondamentali per una corretta
integrazione, assistiamo increduli alla fantomatica scuola di lingua araba. A
chi è rivolta e con quali finalità?».
L'unica differenza tra il mio comune e quello di Romano è: quì da me sindaco e vicesindaco sono due pirloni dall'aria stupida, a Romano un sindaco dall'aria(intelligente?). Bravi romanesi che lo avete votato. Nel cambio di lingua ci guadagnate, il bergamasco non lo capisce nessuno. ;-)
RispondiEliminaInfatti, quasi quasi, il rumeno si capisce meglio del bergamasco.
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