martedì 2 dicembre 2014

La salvezza è nella convivialità

 

A Benevento una libreria promuove cene baratto, a Reggio Emilia un mercatino virtuale veicola scambi di ogni sorta, in Puglia un’insegnante di ginnastica posturale offre le sue competenze in cambio di accoglienza. Alla base di queste esperienze, la spinta ad attivare un’economia conviviale e di circolarità.
 Alla libreria Masone di Benevento ogni venerdì sera si incontra un Gasb, gruppo di acquisto solidale e barattario. Oltre a ritirare la merce acquistata, i soci del Gasb cucinano insieme e mangiano attorno a un lungo tavolo sistemato tra gli scaffali dei libri. “Alle nostre cene può venire chiunque, anche se non è socio. C’è una sola regola: per sedersi alla tavola bisogna portare del cibo o una propria competenza immateriale, da condividere con gli altri”, spiega Alessio Masone, proprietario della libreria e presidente del Gasb Arcobaleno.

 
A Reggio Emilia da tre anni ha preso il via la Bottega per nulla, un mercatino virtuale dove si incrociano offerte e richieste di beni materiali e immateriali. “Quando abbiamo bisogno di qualcosa la prima soluzione che ci viene in mente è l’acquisto”, spiega Enrico Manzo, di Mag6, la cooperativa ideatrice di Bottega per nulla, “ma quasi sempre è possibile trovare quello che cerchiamo attraverso canali differenti”.
Nadia Carminati è un’insegnante di feldenkrais e riflessologia facciale, da alcune settimane gira per l’Italia scambiando le sue competenze in cambio di accoglienza nelle case di chi vuole riceverle, “la mia è una scelta di vita”, dice Nadia. “Noi preferiamo parlare di circolazione invece che di scambio”, conclude Enrico Manzo, “sorpassando la logica del dare e dell’avere e recuperando i concetti della cooperazione e della mutualità”.

3 commenti:

  1. In effetti la moneta è solo una gabbia mentale. Tutto è possibile e i limiti vengono solo da noi stessi , o dalla nostra mente.

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  2. La moneta è stata ed è la massima invenzione dei Massoni Semiti figli del Serpente e padroni del mondo... Billy the Kid

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  3. Poi, dal riunirsi tutti i venerdì, per cenare convivialmente, al trovarsi tutte le sere, il passo è breve, per chi sa gustare le dolcezze della socialità. Gli "orsi" sono esclusi.


    E poi ancora, dal cenare tutte le sere in compagnia al trasferirsi di sana pianta nella struttura, ove vi sia spazio per farlo, è ancora un passettino e ci si ritrova nelle comuni degli anni Sessanta e Settanta.

    Un vecchio sogno della Beat Generation.

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