lunedì 8 dicembre 2014

Un boomerang che potrebbe ritorcersi contro l'umanità

 

Secondo Stephen Hawking, l’eminente scienziato britannico, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale potrebbe minacciare l’esistenza della razza umana e decretare anche la sua scomparsa. I dubbi dello scienziato sono stati dichiarati in un’intervista della BBC, dove il professore ha risposto ad alcune domande circa lo sviluppo e l’interesse della scienza nei confronti dell’intelligenza artificiale. Per Hawking l’intelligenza artificiale “Andrebbe per conto suo, e riprogetterebbe se stessa ad un ritmo sempre crescente. Gli esseri umani, limitati dalla lenta evoluzione biologica, non potrebbero competere e sarebbero rimpiazzati". Hawking non nega l’importanza dell’intelligenza artificiale e la sua utilità attuale, ma iniziano ad essere sollevati dubbi su fino a che punto debba spingersi la ricerca. I timori di Hawking non sono isolati: in precedenza anche Elon Musk, patron di Tesla e imprenditore impegnato nelle nuove tecnologie, ha avanzato le stesse perplessità circa la smodata tendenza a voler spingere l’intelligenza artificiale oltre ogni limite.


Altri osservatori però sono molto meno pessimisti: una vera intelligenza artificiale sembra essere ancora molto lontana nel tempo rispetto agli sviluppi attuali e difficilmente la ricerca procederà in maniera sprovveduta. Resta però il fatto che il timore di uno Skynet, l’intelligenza artificiale descritta nella saga dei film di Terminator come pronta a sterminare l’umanità, inizia ad essere considerata un po’ meno fantascientifica di quanto potesse apparire 30 anni fa.

2 commenti:

  1. Se scomparisse il genere umano, sarebbe la cosa più sensata che succederebbe sul pianeta terra. Largo alle macchine, che provino loro a godere se ci riescono.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eppure, penso che alla fine anche le macchine soccomberebbero alla forza vitale della natura.

      Elimina