Fonte: Repubblica
Volevano
lanciare un messaggio ai grandi del mondo riuniti a Lima per discutere di
cambiamenti climatici. Invece, il blitz dei 20 attivisti di Greenpeace nel
famoso e fragile sito archeologico di Nazca, patrimonio dell'umanità, ha fatto
indignare l'intero Perù. I fatti risalgono all'8 dicembre scorso. Gli
ambientalisti hanno composto con delle lettere giganti e gialle la scritta ''È
tempo di cambiare, il futuro è rinnovabile'', senza rendersi conto che la loro
azione spettacolare avrebbe potuto compromettere le enormi figure (geoglifi)
incise sulla terra tra i 1500 e i 2000 anni fa. Secondo alcuni - e una foto
aerea lo dimostrerebbe - il sito sarebbe stato danneggiato a ridosso
dell'enorme colibrì. A tre giorni dal blitz, Greenpeace chiede scusa: ''Siamo
dispiaciuti per aver offeso moralmente il popolo peruviano con la nostra azione
di protesta'
Nessun commento:
Posta un commento