Fonte:
Corriere della Sera
Testo
di Beatrice Montini
Divenuta
per anni una delle paladine dello stile di vita vegan (sul set chiedeva pranzi
rigorosamente cruelty free, così come niente pellicce e scarpe di pelle), la
star e premio Oscar Anne Hathaway (32 anni) adesso annuncia di aver fatto un
passo indietro. Un dietrofront pesante e accompagnato da dichiarazioni molto
dure: «Mi spiace, ma quando ero vegan non stavo bene, mi sentivo senza energie
». Il «pentimento» sarebbe avvenuto durante le riprese del film «Interstellar»
in Islanda: «Indossavo quella tuta così pesante di 40 kg - ha raccontato ad
Harper’s Bazaar - avevo bisogno di forza, energia e resistenza. Non ce la
facevo con tofu e zuppa di ceci. Ho mangiato del pesce e mi sono sentita subito
bene».
E per sottolineare il drastico cambiamento di rotta, l’attrice Usa ha detto all’Inquirer che adesso sta seguendo una paleo-dieta: un regime alimentare ad alto tasso di proteine animali (preferendo il pesce e il pollo alla carne rossa) e basso contenuto di carboidrati.
E per sottolineare il drastico cambiamento di rotta, l’attrice Usa ha detto all’Inquirer che adesso sta seguendo una paleo-dieta: un regime alimentare ad alto tasso di proteine animali (preferendo il pesce e il pollo alla carne rossa) e basso contenuto di carboidrati.
Certo
Hathaway non è la prima a tornare indietro sulle proprie decisioni in fatto di
stile di vita. Specialmente in un Paese come gli Usa, patria dei fast food e
della «cultura della bistecca» (come l’ha definita l’economista Jeremy Rifkin
nel libro «Ecocidio» raccontandone i retroscena ambientali). Secondo un
recentissimo sondaggio commissionato negli States dallo Humane Research Council
(ente che si occupa della difesa degli animali) solo una persona su cinque ce
la fa a rimanere ferma nelle proprie convinzioni veg, mentre per tutti gli
altri sono in agguato i ripensamenti, tanto che più della metà (53%) rinuncia
dopo un anno, il 30% dopo appena tre mesi. Ma, sempre secondo il sondaggio, le
motivazioni non sono salutistiche quanto piuttosto dovute a un senso di
«esclusione» e di «diversità» rispetto al resto del mondo che rimane (più o
meno convintamente) onnivoro.
La
svolta anti-vegana di Hatahway sembra però rafforzare i pregiudizi contro
l’alimentazione 100% vegetale. Anche se milioni di vegani in tutto il mondo,
compresi moltissimi atleti di ogni tipo (velocisti, pugili, ciclisti,
culturisti, tennisti) dimostrerebbero il contrario e la stessa American
Dietetic Association promuova la dieta vegan «correttamente pianificata».
«L’idea che la signora Hatahway si sia sentita male a causa della dieta vegana
da lei seguita mi sembra difficile da credere - commenta il dottor Andrea
Ghiselli, ricercatore del CRA (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in
Agricoltura) di Roma e moderatore del Forum Nutrizione del canale Salute di
Corriere.it- A meno che non l’abbia seguita in maniera totalmente sbagliata. A
differenza di 30-40 anni fa non ci sono più problemi di carenze proteiche
nell’alimentazione occidentale, anzi, casomai le proteine animali assunte sono
in maniera eccessiva. E con tofu, seitan e tempeh i vegani difficilmente
incorrono in carenze di questo tipo. Al più possono esserci squilibri
nell’assunzione di vitamina B12, ma esistono integratori, o di calcio, ma ci
sono alimenti vegetali ricchissimi di questo elemento. Basta essere informati.
Ovviamente le diete, comprese quelle onnivore, devono essere equilibrate, e
quindi se una persona non è in grado di pianificare da sola la propria
alimentazione, deve farsi aiutare».
[N.d.R. Se volete indignarvi, leggete i commenti a questo articolo]
[N.d.R. Se volete indignarvi, leggete i commenti a questo articolo]
Il problema è mediatico, torbido e appiccicoso mondo cosa in cui incappano molti "Star" sedicenti Vegane... si lanciano con dichiarazioni e outing vegan solo perchè la cosa le rende, secondo il loro parere o il parere del loro manager, piu' "in", le mostra come persone alternative ma "fighe"... poi pero' si dimostrano le solite becere e basse persone che sfruttano una presunta immagine per un proprio tornaconto, e perchè "dà da parlare" di loro... nel bene o nel male, purchè se ne parli...
RispondiEliminaUn voltafaccia analogo, sul fronte delle pellicce, lo fece illo tempore anche Naomi Campbell. Anche in quel caso la Peta protestò.
EliminaE, se vogliamo andare più indietro nel tempo, pare che anche con Hitler il ministro della propaganda Goebbels fece la stessa cosa: in questo caso il capo della Germania doveva apparire al pubblico come un asceta incontaminato e puro.
Secondo me sono tutte cose programmate a priori: si rende noto che la tale star è vegana e qualche anno dopo si annuncia che a causa di questa alimentazione la star è stata male e ha dovuto riprendere a mangiare animali o loro derivati. Una sottile strategia di delegittimazione e denigrazione nei confronti dell'alimentazione vegana, sottile poi neanche tanto. Oppure, come è successo nei vari casi di bambini ricoverati o deceduti a causa dell' "alimentazione vegana": si titolano gli articoli con frasi quali "Bimbo morto a causa della dieta vegana", salvo poi, andando ad indagare oltre le apparenze, scoprire che il bimbo era morto per denutrizione, ma non perchè mangiasse vegano, ma perchè mangiava da fame, a causa dei genitori totalmente ignoranti ed irresponsabili in materia,. Di notizie denigranti il veganesimo ne sono uscite negli ultimi tempi, memorabili quella dello studio austriaco secondo cui vegetariani e vegani sarebbero più inclini a depressione e tumori (peccato che andando a leggere lo studio originale aldilà dell'articolo si scopre che quelli che si erano dichiarati vegetariani lo erano diventati DOPO aver sviluppato determinate patologie e non le avevano sviluppate a causa della dieta vegetariana, che avevano adottato per rimediare ai loro problemi), oppure allo studio australiano secondo cui vegetariani e vegani sarebbero responsabili della morte di un numero di animali maggiore rispetto a chi mangia carne, cosa totalmente ridicola per non dire di peggio.
RispondiEliminaSi stanno accorgendo che la gente potrebbe svegliarsi (il condizionale è d'obbligo visto il consueto e continuo martellamento mediatico in direzione opposta) e realizzare che non è necessario mangiare animali e loro derivati e che anzi è dannoso (sia alla salute che all'ambiente), con conseguente calo di profitti per il settore in questione, uno tra i più redditizi. Per cui nemmeno il più inocente dei bambini non si accorgerebbe di certe storture e conflitti di interessi, e quindi ecco che periodicamente spuntano notizie come questa, che fanno effetto. "Hai sentito, l'attrice x era vegana ed è stata male, tanto da dover riprendere a mangiare carne!", "Sì ho sentito, ha dunque raguione chi dice che l'alimentazione vegana non è sostenibile e porta a carenze, debolezza, ecc...", semplice no? Nella mente delle masse è questo il ragionamento che si ha in seguito a notizie simili. Dovrebbero spiegarlo anche a me che, vegetariao da circa 15 anni e vegano da 6, non ho alcun problema ad andare a far legna nei boschi, attività tipica di persone deboli ed emaciate, sollevando di peso quintali e quintali al giorno, per poi ovviamente sezionarli con la motosega e spaccarli a mano con l'ascia. Probabilmente traggo energie dal ki (o qi), o da altre fonti non materiali, e non lo so...
Bah...
Ciao,
RispondiEliminami pare che nei commenti a questo articolo si stiano mescolando piani d'analisi differenti, facendo un po' di confusione. Mi spiego:
. dal punto di vista della "salute" alimentare, temo che non tutti gli individui siano in grado di sostenere una dieta vegetariana (o addirittura vegana). Si può dunque sostenere che l'alimentazione esclusivamente a base di vegetali sia "migliore" di quella onnivora?
.dal punto di vista socio-mediatico, pare non ci siano dubbi sul fatto che il sistema di potere (economico-politico) in voga attualmente tenda a motivare i suoi cittadini-servi verso una dieta a base di carne. Le motivazioni sono molteplici e davvero complesse da sviscerare (termine davvero non "vegan correct", me ne scuso). Che utilità deriva, allora, dal criticarne le modalità propagandistiche?
"dal punto di vista della "salute" alimentare, temo che non tutti gli individui siano in grado di sostenere una dieta vegetariana (o addirittura vegana)"
EliminaE perchè non tutti potrebbero seguire un'alimentazione vegetariana o vegana?
Facciamo tutti parte della stessa specie, e quindi come ogni altra specie abbiamo il proprio cibo elettivo per mantenersi in salute. Non mi risulta che altri animali, ad esempio cavalli, leoni o vacche, debbano seguire dei tipi di alimentazione diversa, che un cavallo viva bene mangiando quel che mangia mentre un altro no. In realtà ogni animale di una specie mangia il cibo che mangia ogni altro animale della sua stessa specie. Perchè per l'uomo non dovrebbe valere lo stesso? Non siamo animali? Non siamo un'unica razza?
"Si può dunque sostenere che l'alimentazione esclusivamente a base di vegetali sia "migliore" di quella onnivora?"
Senza alcun dubbio e per forza di cose: togliendo dall'alimentazione alimenti che risultano nocivi all'organismo, quali carne e latticini, e cibandosi solo di cibi che invece sono protettivi e benefici, i vegetali appunto, è matematico che si incorra molto meno in svariate patologie.
Poi ovvio, c'è anche chi è vegano e va avanti a fritti, coca cola e altre porcherie (vegetali sì, ma mica è detto che ogni cosa di origine vegetale sia benefica).
L'importante è sapere cosa ci fa bene e cosa no, e regolarsi di conseguenza.
"dal punto di vista socio-mediatico, pare non ci siano dubbi sul fatto che il sistema di potere (economico-politico) in voga attualmente tenda a motivare i suoi cittadini-servi verso una dieta a base di carne. Le motivazioni sono molteplici e davvero complesse da sviscerare"
Le motivazioni in realtà non sono così complesse: business.
Sia da parte dei produttori di tali alimenti (basta guardare la tv e rendersi conto quanta pubblicità vi sia per carni, formaggi, latte, tonno, pesce, ecc... e quanta poca per frutta e verdura), sia da parte dell'apparato medico, che sulle patologie derivanti dalla cattiva alimentazione (e sono la maggioranza) ci fa una montagna di soldi.
"Che utilità deriva, allora, dal criticarne le modalità propagandistiche?"
L'utilità è quella di mettere appunto in luce quanto spingano verso certi stili di vita (e quanto, all'opposto, cerchino di denigrare chi se ne allontana, tramite spauracchi vari senza fondamento).
Ciao,
Eliminaalla tua prima domanda (E perché non tutti potrebbero seguire un'alimentazione vegetariana o vegana?) possono essere date tante risposte. Un'argomentazione adeguata e di piacevole lettura è stata data da Rudolf Steiner nel breve saggio "Alimentazione per vivere sani". (Si scarica in pdf senza spese).
Sul secondo punto, temo che non ci sia soltanto il business a fomentare il consumo di carne. Ulteriori possibili motivazioni mi sono suggerite dalla lettura, ad esempio, dell'Odissea. Lascio a chi l'ha letta, o a chi la leggerà, la soddisfazione di approfondirle.
Ciao, non ho mai letto Steiner (anche se a grandi linee lo conosco).
EliminaMa non credo che leggendolo troverei delle risposte valide: come già detto, com'è che tra tutti gli animali, che mangiano ognuno lo stesso tipo di cibo in base alla specie, l'uomo fa eccezione e non può avere un'alimentazione definita e in comune, come gli altri animali?
Ovvio, se vivo al polo sarò costretto a mangiare foche e nient'altro o quasi come gli Inuit, ma va considerato che il polo non è l'habitat dell'uomo, anzi, e che mangiare foche è quindi un'adeguamento a una situazione ostile. E adeguarsi significa accontentarsi, adattarsi, non certo vivere una situazione ideale.
Quanto a ciò che dici dell'Odissea mi sfugge qualcosa (o meglio, non ricordo le poche cose che a scuola ho letto). Magari se mi fai un riassunto con tanto di riferimenti a quali fasi dell'Odissea potrei andarmi a leggerli, rifarsi tutta l'Odissea in cerca di quel passagio sarebbe faticoso! Così a spanne e a fiuto, immagino vi fossero descritte situazioni particolari in cui si sia stati costretti a mangiare carne, boh... Cosa che comunque non spiegherebbe la superiorità+ di un certo tipo di alimentazione rispetto a un'altra. Attendo tue delucidazioni, ciao!
Basarsi sulle stronzate che fanno questi VIP sinceramente è da stupidi, loro sono futili e ridicoli e vivono nel mondo dei sogni. Fanno le cose solo per moda e la moda cambia ovviamente, e poi chi ci garantisce che non sia stata profumatamente pagata per fare queste dichiarazioni???
RispondiEliminaIo faccio scalata e ho una vita movimentata e non sono mai svenuta per strada... ma facciamola finita!!