venerdì 5 dicembre 2014

Il drago Silvio




Che rapporto c’è tra i protagonisti della P3 e la massoneria in senso stretto? “La cosiddetta P3 era una sorta di estroflessione autonoma del milieu massonico berlusconiano e filo-berlusconiano. Nel suo circuito troviamo sia massoni di vecchia e consolidata militanza che aspiranti tali”. Il piduista Silvio Berlusconi ha avuto rapporti stretti con Armando Corona e l’anello di congiunzione tra i due sembra essere stato Flavio Carboni: come si colloca Berlusconi nella massoneria? In che cosa Berlusconi può definirsi massone? “Rispondere adeguatamente a questa domanda richiederebbe una monografia a parte. Mi limiterò a sottolineare che il fratello Silvio Berlusconi, iniziato apprendista libero muratore nel 1978, presso la Loggia P2, e diventato successivamente maestro in questa stessa officina, ha proseguito il suo percorso massonico alla corte del Gran Maestro Armando Corona dal 1982 al 1990. 


Successivamente, ha ritenuto di farsi una Loggia segreta e sovranazionale autonoma. Uno dei nomi utilizzati per questa officina era ‘Loggia del Drago’. Un’assonanza con l’appellativo con la quale l’ex moglie Veronica lo qualificò annunciando il divorzio nel maggio 2009. La Lario parlò di “figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica”. Magaldi rivela: “L’attività massonica di Berlusconi e Marcello Dell’Utri [peraltro vicinissimo all’Opus Dei, N.d.A.] è stata essenziale per costruire il consenso sociale e politico che ha condotto alla vittoria elettorale del 1994. Dell’Utri e altri fratelli della cerchia massonica di Villa San martino hanno girato la penisola in lungo e in largo, come proconsoli massonici di Berlusconi, intessendo accordi con la maggioranza delle Logge del Belpaese in favore della neonata Forza Italia. In anni successivi, le relazioni massoniche dell’autoproclamatosi Maestro venerabile di Arcore gli hanno consentito di risollevarsi in momenti di particolare difficoltà”.
Magaldi offre dettagli interessanti.

“Più in generale, Berlusconi coltiva interessi esoterico-iniziatici da molti decenni. La qual cosa da un lato ha spinto lui e la sua seconda moglie Veronica Lario a mandare i propri figli verso scuole di orientamento pedagogico antroposofico (cioè ispirate agli insegnamenti spirituali esoterizzanti di Rudolf Steiner), dall’altro ha determinato la sua ferma volontà di percorrere un sentiero massonico, ancorché riservato e dissimulato pubblicamente. Ma riservato fino a un certo punto: nella cerchia intima del padrone di Mediaset sono in molti ad aver praticato e a praticare officine libero-muratorie o a frequentare da anni circuiti di spiritualità esoterica”. Tra questi, secondo Licio Gelli, l’ex governatore del veneto ed ex ministro Giancarlo Galan, ex dipendente di Publitalia e poi tra i fondatori di Forza Italia, che il capo della P2 ha qualificato come massone.

Magaldi si sofferma su Berlusconi: “Certamente, l’appartenenza massonica è servita – a lui come ad altri – anche a facilitare obiettivi di potere e lucrosi affari, ma esiste nel “fratello Silvio” una vocazione autentica e genuina verso discipline esoteriche come l’astrologia, l’ermetismo egizianeggiante e la magia sessuale”. Un’indicazione, quest’ultima, che richiama alcuni “rituali” delle notti del Bunga Bunga. È la massoneria che orienta Berlusconi o Berlusconi che orienta la massoneria?

“Nessuna delle due ipotesi. Berlusconi ha avuto molto, in passato, in termini di supporto e relazioni significative, dall’ambiente libero-muratorio. Per converso, sono stati proprio alcuni circuiti massonici sovranazionali a pretendere e a determinare la caduta politica di “fratello Silvio” nell’autunno 2011, imponendo il collocamento del fratello Mario Monti a palazzo Chigi”.

Un’affermazione forte, che Magaldi non ha timore di fare assumendosene la responsabilità. Torniamo a Berlusconi, che ha rinnegato l’esperienza della P2: una volta affiliati si rimane massoni per tutta la vita? O essere in sonno significa interrompere ogni rapporto con l’obbedienza?
“L’iniziazione massonica è indelebile come quella sacerdotale: essa presuppone, secondo la Weltanschauung massonica, una trasmutazione esistenziale e spirituale non reversibile. Mettersi in sonno non significa cessare di far parte della catena iniziatica libero-muratoria, la quale va persino oltre le singole comunioni o obbedienze territoriali, afferendo a una dimensione planetaria e universale. Spesso, il cosiddetto assonnamento equivale soprattutto a una presa di distanza da una certa e determinata obbedienza, ma può significare l’avvicinamento ad altri cenacoli più o meno ufficiali”.

(Tratto da “Vaticano Massone” di Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti - Edizioni Piemme)

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