Che
rapporto c’è tra i protagonisti della P3 e la massoneria in senso stretto? “La
cosiddetta P3 era una sorta di estroflessione autonoma del milieu massonico
berlusconiano e filo-berlusconiano. Nel suo circuito troviamo sia massoni di
vecchia e consolidata militanza che aspiranti tali”. Il piduista Silvio
Berlusconi ha avuto rapporti stretti con Armando Corona e l’anello di
congiunzione tra i due sembra essere stato Flavio Carboni: come si colloca
Berlusconi nella massoneria? In che cosa Berlusconi può definirsi massone?
“Rispondere adeguatamente a questa domanda richiederebbe una monografia a
parte. Mi limiterò a sottolineare che il fratello Silvio Berlusconi, iniziato
apprendista libero muratore nel 1978, presso la Loggia P2, e diventato
successivamente maestro in questa stessa officina, ha proseguito il suo
percorso massonico alla corte del Gran Maestro Armando Corona dal 1982 al 1990.
Successivamente, ha ritenuto di farsi una Loggia segreta e sovranazionale autonoma. Uno dei nomi utilizzati per questa officina era ‘Loggia del Drago’. Un’assonanza con l’appellativo con la quale l’ex moglie Veronica lo qualificò annunciando il divorzio nel maggio 2009. La Lario parlò di “figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica”. Magaldi rivela: “L’attività massonica di Berlusconi e Marcello Dell’Utri [peraltro vicinissimo all’Opus Dei, N.d.A.] è stata essenziale per costruire il consenso sociale e politico che ha condotto alla vittoria elettorale del 1994. Dell’Utri e altri fratelli della cerchia massonica di Villa San martino hanno girato la penisola in lungo e in largo, come proconsoli massonici di Berlusconi, intessendo accordi con la maggioranza delle Logge del Belpaese in favore della neonata Forza Italia. In anni successivi, le relazioni massoniche dell’autoproclamatosi Maestro venerabile di Arcore gli hanno consentito di risollevarsi in momenti di particolare difficoltà”.
Successivamente, ha ritenuto di farsi una Loggia segreta e sovranazionale autonoma. Uno dei nomi utilizzati per questa officina era ‘Loggia del Drago’. Un’assonanza con l’appellativo con la quale l’ex moglie Veronica lo qualificò annunciando il divorzio nel maggio 2009. La Lario parlò di “figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica”. Magaldi rivela: “L’attività massonica di Berlusconi e Marcello Dell’Utri [peraltro vicinissimo all’Opus Dei, N.d.A.] è stata essenziale per costruire il consenso sociale e politico che ha condotto alla vittoria elettorale del 1994. Dell’Utri e altri fratelli della cerchia massonica di Villa San martino hanno girato la penisola in lungo e in largo, come proconsoli massonici di Berlusconi, intessendo accordi con la maggioranza delle Logge del Belpaese in favore della neonata Forza Italia. In anni successivi, le relazioni massoniche dell’autoproclamatosi Maestro venerabile di Arcore gli hanno consentito di risollevarsi in momenti di particolare difficoltà”.
Magaldi
offre dettagli interessanti.
“Più
in generale, Berlusconi coltiva interessi esoterico-iniziatici da molti decenni.
La qual cosa da un lato ha spinto lui e la sua seconda moglie Veronica Lario a
mandare i propri figli verso scuole di orientamento pedagogico antroposofico
(cioè ispirate agli insegnamenti spirituali esoterizzanti di Rudolf Steiner),
dall’altro ha determinato la sua ferma volontà di percorrere un sentiero
massonico, ancorché riservato e dissimulato pubblicamente. Ma riservato fino a
un certo punto: nella cerchia intima del padrone di Mediaset sono in molti ad
aver praticato e a praticare officine libero-muratorie o a frequentare da anni
circuiti di spiritualità esoterica”. Tra
questi, secondo Licio Gelli, l’ex governatore del veneto ed ex ministro
Giancarlo Galan, ex dipendente di Publitalia e poi tra i fondatori di Forza
Italia, che il capo della P2 ha qualificato come massone.
Magaldi
si sofferma su Berlusconi: “Certamente, l’appartenenza massonica è servita – a
lui come ad altri – anche a facilitare obiettivi di potere e lucrosi affari, ma
esiste nel “fratello Silvio” una vocazione autentica e genuina verso discipline
esoteriche come l’astrologia, l’ermetismo egizianeggiante e la magia sessuale”.
Un’indicazione, quest’ultima, che richiama alcuni “rituali” delle notti del
Bunga Bunga. È la massoneria che orienta Berlusconi o Berlusconi che orienta la
massoneria?
“Nessuna
delle due ipotesi. Berlusconi ha avuto molto, in passato, in termini di
supporto e relazioni significative, dall’ambiente libero-muratorio. Per
converso, sono stati proprio alcuni circuiti massonici sovranazionali a
pretendere e a determinare la caduta politica di “fratello Silvio” nell’autunno
2011, imponendo il collocamento del fratello Mario Monti a palazzo Chigi”.
Un’affermazione
forte, che Magaldi non ha timore di fare assumendosene la responsabilità.
Torniamo a Berlusconi, che ha rinnegato l’esperienza della P2: una volta
affiliati si rimane massoni per tutta la vita? O essere in sonno significa
interrompere ogni rapporto con l’obbedienza?
“L’iniziazione
massonica è indelebile come quella sacerdotale: essa presuppone, secondo la Weltanschauung massonica, una trasmutazione esistenziale e
spirituale non reversibile. Mettersi in sonno non significa cessare di far
parte della catena iniziatica libero-muratoria, la quale va persino oltre le
singole comunioni o obbedienze territoriali, afferendo a una dimensione
planetaria e universale. Spesso, il cosiddetto assonnamento equivale
soprattutto a una presa di distanza da una certa e determinata obbedienza, ma
può significare l’avvicinamento ad altri cenacoli più o meno ufficiali”.
(Tratto
da “Vaticano Massone” di Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti - Edizioni
Piemme)
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