Testo dell'arciprete
Andrew Phillips
Perché
il papa di Roma ha visitato Istanbul, e non Ferguson?
Papa
Francesco ha visitato la Turchia. Questo è sorprendente: la Turchia è un paese
dove storicamente non ha mai avuto un gregge o una qualsiasi giurisdizione. Dal
momento che non è andato lì per visitare la manciata di diplomatici cattolici e
di stranieri che vi abitano, la sua visita aveva chiaramente motivi politici e
non spirituali. Nonostante la pia propaganda applicata alla visita dai suoi
esperti di pubbliche relazioni e ripetuta a pappagallo dai servili media
occidentali etnocentrici possiamo immaginare che cosa può davvero essere stato
il retroscena.
Dalla recente visita del papa al 'parlamento' delle marionette eurocommissarie di Strasburgo e dai suoi recenti contatti con i politici degli Stati Uniti, abbiamo il sospetto che la sua visita sia stata organizzata dai suoi padroni di casa americani. Altrimenti sarebbe andato a Ferguson, dove ci sono veri cattolici residenti e dove i servizi di un pastore sono più urgentemente necessari. Riteniamo che la visita del papa in Turchia abbia avuto due obiettivi:
Dalla recente visita del papa al 'parlamento' delle marionette eurocommissarie di Strasburgo e dai suoi recenti contatti con i politici degli Stati Uniti, abbiamo il sospetto che la sua visita sia stata organizzata dai suoi padroni di casa americani. Altrimenti sarebbe andato a Ferguson, dove ci sono veri cattolici residenti e dove i servizi di un pastore sono più urgentemente necessari. Riteniamo che la visita del papa in Turchia abbia avuto due obiettivi:
Garantire
che il governo turco, in passato pro-UE e pro-USA, non cada sotto l'islamismo.
Questo sembra possibile, dato il suo sostegno al terrorismo imperialista
anti-siriano e ora il suo rifiuto di attaccare lo Stato islamico.
Negoziare
l'ulteriore uniatizzazione dei resti greco-ortodossi di Istanbul per il loro
assorbimento nel tritacarne vaticano.
Questo
secondo obiettivo è indicato dalla visita della settimana scorsa a Istanbul dal
Patriarca greco-ortodosso da parte di Joe Biden, che ha dato le sue istruzioni
per la visita del papa. Infatti, nonostante i canoni della Chiesa ortodossa,
che proibiscono le nomine politiche, dal 1948 il patriarcato greco-ortodosso di
Istanbul è gestito da Washington.
Qui
i lobbisti del mondo abbaiano contro l'albero sbagliato. Il patriarca
Bartolomeo non è 'il leader spirituale di 300 milioni di cristiani ortodossi',
come riportato dagli ignoranti media occidentali. In realtà, ci sono circa 215
milioni di cristiani ortodossi, 164 milioni dei quali nella Chiesa ortodossa
russa, e il patriarca Bartolomeo è solo il rappresentante molto contestato di
una piccola minoranza di 3 milioni di greco-ortodossi al di fuori della Grecia
e di Cipro, principalmente negli Stati Uniti. Nonostante
le fantasie degli apparentemente incolti mandarini del Dipartimento di Stato
degli Stati Uniti, che immaginano il patriarca Bartolomeo come una pedina
politica in grado di strappare la Chiesa ortodossa ucraina dalla Chiesa
multinazionale russa, contribuendo così a minarla, il piccolo patriarcato greco
di Istanbul è in gran parte irrilevante nel mondo di oggi, e lo è stato dal
1453.
Per
quanto riguarda il primo obiettivo, la visita del papa ha sicuramente fatto più
male che bene. Il Papa ha parlato contro la violenza islamista (che è in parte
stata effettuata da migliaia di musulmani nati in Europa ed è stata in gran
parte finanziata da alleati degli Stati Uniti, il Qatar e l'Arabia Saudita).
Anche noi condanniamo totalmente ogni violenza, compresa quella islamista. Ed è
per questo che, a differenza del papa, condanniamo assolutamente anche la
violenza occidentale. L'Iraq, l'Afghanistan e la Libia non hanno invaso
l'Occidente. L'Occidente li ha invasi e vi ha massacrato centinaia di migliaia
di persone, se non milioni. Nel caso dell'Iraq, l'Occidente lo ha invaso per
due volte e ora vi si immischia per la terza volta. Questa è la stessa
ipocrisia, come in Crimea. Infatti anche l'Occidente ha invaso la Crimea due
volte, una volta nel 1854, spinto dal papa di allora, di nuovo nel 1941, e poi
ha cercato di intromettersi di nuovo nel 2014, prevedendo di istituire a
Sebastopoli una base NATO con cui minacciare la Russia.
Il
discorso del papa suona ancor più straniero poiché è il rappresentante della
stessa organizzazione che ha massacrato centinaia di migliaia di musulmani (e
di cristiani ortodossi) nelle Crociate intrise di sangue. In altre parole, il
papa rappresenta il nonno della violenza occidentale contro i musulmani (e
anche contro la Chiesa ortodossa). Non possiamo quindi pensare a qualcuno di
meno opportuno, per invitare gli islamisti a cessare la loro violenza, di
questo papa 'ecumenico', che durante la sua visita ha onorato Kemal Ataturk –
in parte responsabile della morte di circa due milioni di cristiani greci e
armeni.
Solo
quando le bombe occidentali fornite dall'Occidente, granate e proiettili,
smetteranno di lacerare i corpi di innocenti uomini, donne e bambini musulmani
di tutto il Medio Oriente, i fanatici islamisti smetteranno di massacrare i non
islamisti per vendetta. 'Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Poiché siete
simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni
di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti
all'esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità
(Matt. 23, 27-28).
Il vero "Stanlio" aveva più contegno. :-(
RispondiEliminaLa somiglianza è impressionante!
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