martedì 16 dicembre 2014

L'etica barbarica dei narcotrafficanti

 
Fonte: Adesso basta

Un uomo di 24 anni di origini messicane accusato di stupro è stato sequestrato, in seguito torturato, castrato e ucciso. I responsabili dell’uccisione secondo le autorità sarebbero i membri di una banda di narcotrafficanti, le cui abitudini barbariche sono ben note. Il cadavere è stato poi crocefisso ed appeso ad un cartello stradale nei dintorni della località di Contepec, al limite fra lo stato Michiocan e il Distretto Federale messicano, con una scritta inchiodata al corpo: “Questo è successo perché sono uno stupratore e la stessa cosa succederà a tutti i pettegoli, delatori e traditori. Sappiatelo, questo non è un gioco”. L’uomo crocefisso era E. M. Cruz, 24 anni, accusato di aver violentato una ragazzina all’uscita dal lavoro, nei pressi di una fabbrica. E.M Cruz era stato denunciato alla polizia per stupro, e dopo essere stato sottoposto a un esame medico da parte della magistratura l'uomo sarebbe stato sequestrato, torturato, castrato ed infine crocifisso dai narcotrafficanti.


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