Gli alieni tra noi

Il solo altro fungo di colore rosso, che io sappia, fra tanti marroni, grigi e bianchi, oppure arancioni, è l'amanita. Un rosso vivo, di questo strano vegetale, che rappresenta un’anomalia per i funghi che, come tutti sanno, sono privi di clorofilla e, per tale ragione, alcuni botanici hanno messo in dubbio perfino che fossero piante. L’ha trovato mia figlia, richiamando l’attenzione dei suoi compagni di passeggiata, poco fuori la frazione di Terzo di Tolmezzo. Di primo acchito, ho subito pensato che appartenesse alla famiglia delle spugnole, ma mentre la vera spugnola è commestibile, l’Anthurus archeri, che emana un odore fetido per attirare le mosche, non si può proprio mangiare. E poi, è raro! Non si riempirebbe un cestino, come si fa con i cantarelli o i porcini. Se non sbaglio, il genere Anthurus è stato sostituito da quello Clathrus, perché di tanto in tanto i sistematici cambiano i nomi delle specie, sia vegetali che animali. Sembra che sia arrivato accidentalmente in Europa, alla fine dell’Ottocento, sotto forma di spore incastrate in un sacco proveniente dall’Australia, suo paese d’origine. Poiché nasce da un globo bianco, che si apre superiormente mettendo in evidenza una forma tentacolare di massimo sette tentacoli, a me ricorda la scena del primo episodio di Alien, quando la “creatura” esce dall’uovo e si attacca alla faccia di John Hurt. Abbiamo gli alieni tra noi, nei boschi, e non lo sappiamo!