giovedì 10 agosto 2023

La fanghiglia è la loro casa

 


Ho pulito l’acquario, da cima a fondo, usando anche, alla fine, l’aceto per togliere le incrostazioni di calcare. In questo caso, posso dire “Dulcis in fundo”, perché ho avuto la sorpresa di trovare una piccola Anodonta piscinalis (a sinistra nella foto), un bivalve delle acque dolci simile alle Unio e che, da adulto, può superare i dieci centimetri di lunghezza. E’ raro trovarle perché se ne stanno immerse nel fango dei fondali, avendo abitudini sedentarie come quasi tutti i bivalvi. Anche questa giovane Anodonta è arrivata insieme alle alghe che mettevo come cibo per i girini e secondo me è una Anodonta e non una Unio perché il guscio è sottile, tendente al giallognolo e senza gli anelli di crescita. Le Anodonta si distinguono dalle Unio perché, come dice il nome, la cerniera che tiene unite le due valve è senza denti. Insieme ad essa, tra gli ultimi organismi viventi reperiti nella fanghiglia che si era depositata sul fondo dell’acquario, c’era anche una sanguisuga Glossiphonia complanata, forse la stessa che avevo trovato e fotografato qualche giorno fa. Questo anellide, che è giallo anziché nero come la sua cugina più famosa, attacca chiocciole e vermi, nutrendosi del loro sangue. Ora devo solo decidere dove sistemare entrambi gli esemplari, trovati nella fanghiglia insieme a due Gammarus pulex e a quello che credo sia un Tendipes, cioè se metterli nel laghetto o in qualche piccolo acquario per studiarmeli ancora un po’.



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