venerdì 18 agosto 2023

La bellezza di una vita morigerata (senza esagerare, però)


Testo di Tiziano Terzani

L'unico modo per non farsi consumare dal consumismo è digiunare, digiunare da qualsiasi cosa non sia assolutamente indispensabile, digiunare dal comprare il superfluo. Basta rinunciare a una cosa oggi, a un'altra domani. Basta ridurre i cosiddetti bisogni di cui presto ci si accorge di non avere affatto bisogno. Questa è la vera libertà: non la libertà di scegliere, ma la libertà di essere. La libertà che conosceva bene Diogene che andava in giro per il mercato di Atene borbottando fra sé e sé: "Guarda, guarda... quante cose di cui non ho bisogno!”

10 commenti:

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  2. Facile a dirsi, difficile a farsi.
    Perchè l'uomo non ha bisogno solo del necessario materiale, ma anche di un'altra cosa specifica che potremmo definire psicologica, ovvero la sensazione di superiorità.
    Che se non è soddisfatta ci fa sentire infelici.
    Ed allora il desiderio di possedere non ha più limiti.

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    1. La "sensazione di superiorità" penso sia soggettiva.

      Come individuo o come membro di una tribù? Esempio: tifo calcistico. Squadra. Tribù.


      Come individuo forse mi sento superiore a chi mi sta intorno per la mia cultura: poca rispetto a molti, ma tanta rispetto a chi mi circonda.

      Il fatto di sentirmi superiore per meriti culturali non mi rende felice, ma anzi mi porta verso l'isolamento, a cui mi adeguo volentieri, sulla base del proverbio: "Meglio soli che male accompagnati".

      Il desiderio di possedere so cosa sia, perché a volte lo provo anch'io, ma lo tengo sotto controllo, e in ogni caso si tratta di possedere cose, non persone, anche se il concetto di possedere una persona fa parte della psiche umana.

      In quanto alla morigeratezza, ognuno ha le sue idee in proposito.

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    2. Caro Free, certamente ognuno di noi reagisce a questa spinta genetica in modo diverso e personale.
      Però sono convinto che questa spinta - soprattutto se non viene percepita dalla persona - sia la motivazione principale di molti comportamenti umani, se non di tutti.
      E porta poi a quel tentativo di sopraffazione (fisica o psicologica) che tanto avvelena i rapporti umani, perchè per ogni persona che ostenta una superiorità ce ne vuole almeno un'altra che la subisca.

      Chi ha la fortuna di esserne consapevole (come te ad esempio) può limitare la sensazione al livello interiore, mantenendo un comportamento corretto e rispettoso nei confronti degi altri.
      Ma - se ti guardi intorno - si tratta evidentemente di una cosa rara.

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    3. Citazione:

      "tentativo di sopraffazione (fisica o psicologica)"



      Se ho capito bene, il sentirsi superiori a qualcun altro fa parte del bagaglio di strumenti che hanno permesso all'individuo di sopravvivere, nei millenni, in questa giungla, naturale o artificiale che sia, in cui viviamo.

      La natura ha previsto che il predatore sia "superiore" alla preda, altrimenti non mangia!

      Nel caso degli esseri umani, ci sono molti "istintivi" ( e io aggiungerei anche poco evoluti) che vivono il senso di superiorità sul prossimo non riuscendo a far altro che prevaricandolo.

      Penso a tutti coloro che, indossando una divisa, si sentono superiori a chi non la indossa e se ne approfittano.

      Basta che uno venga nominato "assistente del traffico" e si sente un padreterno.
      Notato con i miei occhi, spesso.

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  3. Babbo partigiano.....poscia titolare officina meccanica, studi alla normale di Pisa , impalma passerone tedesco zeppa di dineros, vita errabonda in giro per il mondo per conto di Scalfari, di Repubblica, di chi c'è dietro...poi, magari dopo una accorata petizione popolare, si mette a discettare sulla sua liberazione dalla materia, calzando regolamentari sandali, vestendo regolamentare tunica...

    La vita del popolo minuto
    è dura, caro Tiziano, molti non hanno il tempo di elevarsi più di tanto,ma mi gioco forse saranno più avanti a te, nel mondo degli spiriti.

    Quasi tutti i matres a penser , gli influencers spirituali sono(ex) borghesucci, al minimo. Per non parlar del Gautama che era un re, di cristo addirittura figlio del principale....

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    1. A proposito , il padre di Tiziano , Gerardo , classe 1906 , è ancora vivo , va per i 117 anni.
      Sembra che non voglia elevarsi più di tanto e rimanere ancora a terra

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    2. Pur con il dovuto distacco, a me il Terzani non ha fatto nulla di male, io annovero il soggetto fra coloro che, di loro sponte, ammorbano il prossimo con la loro personale idea della divinità, elaborando teorie e canoni comportamentali spesso in contrasto con la scadenza di una cambiale, oppure con una disgraziata, insopportabile situazione famigliare. E poi, perché vestirsi da pagliaccio??

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    3. Da questo punto di vista, tu sei più...agnostico di me. Sei più laico...
      Io ho sempre subito il fascino delle filosofie indiane, soprattutto del Giainismo, che, come sai, attribuisce un grande rispetto per tutte le creature.



      Citazione:

      "perché vestirsi da pagliaccio?"


      In effetti, nel mio primo viaggio in India, nel 1991, comprai un vestito del tipo di quelli indossati dai nativi, ma quando lo provai davanti ad uno specchio in camera, mi vergognai e dissi a me stesso: "Non posso andare in giro vestito così. Sento che la mia identità viene intaccata".

      E uscii con i miei soliti vestiti occidentali: maglietta blu jeans.

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