sabato 5 agosto 2023

Il presidente catastrofista


Testo di Giorgia Salvagni

Un nuovo climatologo si aggiunge alla lista dei molti che ogni giorno anticipano imminenti catastrofi ambientali. Il suo nome è Mattarella Sergio e il suo osservatorio è collocato su uno dei sette colli di Roma. Dal palazzo del Quirinale scruta le nubi e misura le temperature, controllando piovosità e siccità per poi emettere le sue sentenze. Così ieri, in compagnia di alcuni suoi colleghi «climatologi», ossia i presidenti di Croazia, Grecia, Malta, Portogallo e Slovenia ha lanciato un appello per il Mediterraneo, parlando di situazione ormai esplosiva. Ovviamente l’allarme si rifà allo stato di ebollizione globale introdotto pochi giorni fa da un altro noto climatologo, il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Ma da che cosa trae origine il grido di dolore dei nuovi osservatori speciali sul clima? Dagli effetti visibili nella nostra regione, il Mediterraneo, che «è gravemente colpita e a rischio immediato non soltanto di scarsità d’acqua ed elettricità, ma anche di inondazioni, diffuse ondate di calore, incendi e desertificazioni. I fenomeni naturali estremi», è la conclusione degli illustri esperti, «stanno distruggendo l’ecosistema e minacciano la nostra vita quotidiana e il nostro stile di vita».

2 commenti:

  1. Riunione di governatori di colonie, salvo il presidente del Portogallo che, perlomeno di facciata, rappresenta un paese teoricamente sovrano, meglio ex sovrano perché ormai cooptato nel pasticiaccio brutto chiamato unione europea.

    Sembra una riunione delle comari del Soroptimist Club le quali, mentre i loro grembiulini consorti magari decidono il destino dei kossovari, discettano sulla opportunità di dotare la comunità di un nuovo scuolabus. Penoso.

    La decisione di spostare il baricentro economico e finanziario dall'Italia al nord Europa si è rivelata foriera di disgrazia per l'umanità intera. Parlo dei banchieri fiorentini, i ricchissimi commercianti genovesi e veneziani che traslarono quasi repentinamente le loro sedi a Londra, e delle famiglie e dinastie potenti che li seguirono. Qui rimase, è rimasta, l'aristocrazia nera, fiancheggiatrice, socia, della Vatican Corporation. I Medici, gli Orsini ed altri, sono più potenti dei Rothschild, Rockefeller, praticamente dei parvenu, ex pezzenti, creati, fatti ricchi dai gesuiti in tempi relativamente recenti. Come hanno gestito gli inglesi, gli anglosassoni il mondo apparente è sotto gli occhi di tutti. Guerre, schiavitù, colonialismo, commercio di schiavi e di droga.....

    Il sistema sembra scricchiolare ma qui, oramai, scricchiola tutto. Vi è poco da stare allegri.....

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  2. Bel commento, Mauro! Grazie. (F.)

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